
Il sindaco Daniela Ghergo e, a destra, l’assessore regionale Stefano Aguzzi
Assemblee molto partecipate e ad alta tensione ieri alle cartiere. C’è grande preoccupazione tra i lavoratori che al momento hanno sospeso ogni decisione non approvando altri scioperi. Intanto la sindaca Daniela Ghergo, insieme all’assessore regionale Stefano Aguzzi, ha convocato per giovedì prossimo, alle 10, a Palazzo del Podestà, un nuovo tavolo del lavoro.
"L’incontro, riservato a organizzazioni sindacali, associazioni di categoria e sindaci del territorio – spiegano dal Comune - si svolgerà a porte aperte per coloro che fossero interessati". Obiettivo: fare il punto della situazione sulla vertenza delle Cartiere Fedrigoni e la chiusura della società Giano che produce carta per fotocopie.
Ma anche sulla delicata situazione dell’elettrodomestico e di Beko per la quale pur è aperto un tavolo ministeriale che si riunirà di nuovo mercoledì prossimo. Il giorno prima del tavolo in Comune. Per Fedrigoni, vista l’irremovibilità della decisione di abbandonare la carta per ufficio da parte del gruppo Fedrigoni ora si punta tutto sulla possibile vendita al Poligrafico dello Stato. Importante su questo fronte il tavolo tecnico aperto al Mimit. L’azienda ha respinto anche la richiesta di sindacati e istituzioni di posticipare di un anno la vendita di Giano che comporterà 195 esuberi.
L’azienda ha proposto il ricollocamento nelle Marche per 105 dipendenti ma la preoccupazione è forte come emerso nelle assemblee di ieri pomeriggio, negli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta Bassa. I sindacati tornati dall’incontro a Verona con il gruppo Fedrigoni hanno riferito la situazione di stallo. "Resta ad oggi lo stato di agitazione – spiegano i sindacati – ma non sono stati decisi nuovi sciopero.. Si attende sia il Tavolo del lavoro della prossima settimana che la nuova convocazione al Ministero". Il 18 dicembre sarà il giorno in cui diventeranno effettivi i licenziamenti. Le segreterie nazionali e territoriali di Slc-Cgil, Fistel Cisl, Uilcom-Uil, Ugl Carta e Stampa e Rsu hanno espresso netta opposizione alla chiusura della macchina F3, sottolineando che quella macchina avrebbe potuto essere riconvertita.
Anche il gruppo Prospettiva Unitaria Marche prende posizione: "Destano preoccupazione anche gli approcci al problema da parte delle istituzioni, sia regionali che dell’amministrazione del Comune di Fabriano. Anche considerando i possibili prepensionamenti sono più di 50 i lavoratori che non hanno collocazione. L’ipotesi fatta dalla sindaca Ghergo di allungare di un anno la chiusura e utilizzare la cassa integrazione rappresenta una forma di agonia ad effetto ritardato. L’unica proposta da mettere in campo è il ritorno delle cartiere al Poligrafico dello Stato".
Sara Ferreri