Uno sarebbe stato il mandate, l’altro l’esecutore delle minacce. Con 4 telefonate, una rimasta anonima, un barista di Poggio San Marcello avrebbe subito pesanti intimidazioni mirate a non contattare più la sua ex compagna con la quale aveva avuto 3 figli di cui voleva notizie e seguirne la crescita. "Lascia perdere la tua ex, è meglio per te. Non hai capito? Stai pestando i piedi alle persone sbagliate. Secondo me tra poco ti danno la pensione, ciao, ciao". Questo il succo delle chiamate fatte con accento calabrese e, stando alle accuse, con tono pesante. Di persona la vittima sarebbe stata minacciata anche così: "Vado a prendere la motosega e ti taglio la gola". In due sono finiti a processo per minacce gravi in concorso. Imputati due calabresi di 40 e 49 anni, difesi dagli avvocati Sergio Sangiovanni e Michele Zuccaro. Il secondo è il marito della ex compagna della vittima, un uomo di 43 anni, di Poggio San Marcello, parte civile con l’avvocato Tiziano Consoli. Il 40enne era un amico del 49enne. Per allontanarlo dalla moglie l’imputato più grande avrebbe incaricato quello più giovane di fare le telefonate minatorie al barista che ieri ha testimoniato in aula. "Ho temuto per me e la mia famiglia - ha detto il 43enne - volevo quasi chiudere l’attività". Le telefonate minatorie tra novembre del 2021 e febbraio del 2022. Una l’ha videoregistrata poi ha sporto denuncia ai carabinieri. "Contattavo la mia ex solo per i figli - ha detto la vittima - dopo le minacce ho interrotto i rapporti".
CronacaChiama la ex e riceve minacce: "Ti taglio la gola con la motosega"