NICOLO’ MORICCI
Cronaca

Chiude anche McGregor. Addio alla storica attività: "Ho le lacrime agli occhi"

Daniela Rossini abbassa la serranda dopo 27 anni: "Non c’è stato un calo di vendite, ho sempre puntato alla qualità. Ma questa città è cambiata".

Chiude anche McGregor. Addio alla storica attività: "Ho le lacrime agli occhi"

Chiude anche McGregor. Addio alla storica attività: "Ho le lacrime agli occhi"

Ancona, 21 novembre 2023 – Addio a McGregor: il commercio anconetano chiude un’altra serranda. È iniziata da pochi giorni la svendita totale in vista della chiusura della storica attività che ha segnato la memoria di intere generazioni del capoluogo.

"È stata una scelta sofferta, ma è ora di dire basta. D’altronde, ho 72 anni". Ha gli occhi pieni di lacrime Daniela Rossini mentre ripercorre i momenti più belli della sua vita. Una vita trascorsa prevalentemente a contatto con il pubblico, a sorridere con il cuore ai clienti di sempre ("ho sempre cercato di accontentare tutti"). Quei clienti che ora passano appositamente per salutarla, abbracciarla e dirle ´arrivederci signora´. Daniela è una di quelle donne che ha sempre lavorato. Una donna forte dentro, accogliente fuori. La classica mamma che per anni ha saputo coccolare le persone, con affetto e dedizione: "Ho sempre puntato alla qualità, mai alla quantità. È importante coltivare un bel rapporto con la clientela, a cui devo tutto". E giù a piangere da dietro il bancone. L’intervista si interrompe, così come la voce di Daniela. "Mi scusi, mi fa così – prova a trattenere le lacrime – È stata una scelta sofferta". Un signore resta ad ascoltare da dentro il negozio, colorato a festa dai cartellini che segnano i ribassi. Il manifesto di ´cessata attività´, in via San Biagio (vicolo che unisce Corso Mazzini a Corso Garibaldi), è ben visibile. La gente si ferma, quasi stenta a crederci. Un altro pezzo di storia che se ne va, mentre le grandi catene fagocitano il capoluogo marchigiano. "Non chiudo per mancanza di lavoro, chiudo perché è giunta l’ora. Non ho mai sofferto un calo delle vendite – precisa – ma forse qualche avvisaglia l’ho avuta quest’ultimo anno. Probabilmente – riflette Daniela – la gente ha meno capacità di spesa e tende a risparmiare". Giacconi, cappotti, camicie, pantaloni e coloratissime cravatte. Pochi pezzi rimasti, a fronte di tanta professionalità. Si chiude: niente più manichini né vetrine accese al civico 5 del vicoletto. Quella ragazzina ne ha fatta di strada. "A 16 anni già lavoravo, ora ne ho 72, li finisco a marzo. Ho fatto 28 anni da dipendente da Avoni, dove ora c’è Tezenis, uno dei tanti negozi di abbigliamento del Corso. Ho cominciato nel ’68, poi il titolare ha chiuso nel ’95 e io ho aperto in via San Biagio nel ’96". Se la città sia cambiata? "Sì, in peggio. Non c’è più contatto col datore di lavoro, c’è solo la grande distribuzione e i clienti sono numeri, la qualità non esiste praticamente più". Ben 27 anni di storia che volano via ma che resteranno nel cuore di tanti. Per Daniela, ora, non resta che godersi la pensione e qualche viaggio in più, destinazione Inghilterra, dall’amata figlia.

Nicolò Moricci