MARINA VERDENELLI
Cronaca

I cinghiali scorrazzano anche al parco Belvedere ad Ancona

Almeno cinque gli ungulati visti e filmati giovedì sera al parco di Posatora. In precedenza i casi di villa Beer e dell’ex Crass

Uno dei cinghiali avvistati l’altra sera al parco Belvedere di Posatora

Uno dei cinghiali avvistati l’altra sera al parco Belvedere di Posatora

Ancona, 27 febbraio 2021 - Pascolavano indisturbati per nulla intimoriti dei passanti che si sono fermati a riprenderli con il cellulare. Avvistati al parco Belvedere di Posatora un branco di cinghiali adulti. L’avvistamento è di giovedì sera e gli ungulati erano almeno cinque stando al video girato da chi se li è ritrovati davanti. Gli animali passeggiavano come se nulla fosse, al pari di un cane anche se dalle dimensioni molto molto più grandi. "Non siete pochi però", ha commentato chi girava il video. I cinghiali, che appartengono alla famiglia dei mammiferi, erano vicini ad un cassonetto e annusavano a terra, sicuramente alla ricerca di cibo. In genere si nutrono di bacche e ghiande ma ultimamente sono apparsi in diversi luoghi della città. A febbraio sono stati visti nel parco di Villa Beer, alle Grazie. Sempre un parco urbano e frequentato dalle persone. La loro presenza ormai non li disturba più. Anche a Posatora i cinghiali avvistati giovedì erano molto vicino ai passanti e non mostravano un atteggiamento aggressivo.

Dopo Villa Beer sono stati visti anche all’interno dell’area verde dell’ex Crass, al Piano, sempre di sera. Anche in quel caso erano molti grossi e pascolavano tra l’erba in gruppo. Scorrendo indietro nei mesi gruppi di cinghiali sono stati notati anche nelle frazioni, a Montesicuro e a Paterno. Non sono mancati nemmeno a Pietralacroce e perfino a Sirolo e lungo la strada del Taunus a Marcelli. A spingerli in città sarebbe la fame. "Trovano facilmente cibo nei cassonetti – spiega Danilo Baldini, delegato Lac per le Marche, la lega per l’abolizione della caccia – e nelle discariche abusive. Il motivo per cui si avvicinano però è soprattutto perché trovano rifugio e scampo dalle braccate dei cacciatori. Le braccate sono la forma meno selettiva, destrutturano i branchi che sono composti prevalentemente da femmine e cuccioli e sono guidati dalla femmina più anziana, l’unica che va in estro e si accoppia con i maschi. Quando viene uccisa il gruppo si sfalda e le altre femmine iniziano ad accoppiarsi con i maschi e quindi formano nuovi branchi. Ecco perché proliferano. Vietando la caccia che è la causa scatenante della proliferazione di questa specie".