Ancona, 27 luglio 2018 - Claudio Pinti non può restare nella cella dove si trova dal 12 giugno scorso. L'uomo, accusato di avere contagiato con il virus dell'Hiv decine di persone avendo con loro rapporti non protetti nonostante sapesse di essere sieropositovo, sta male: a dirlo sono i risultati delle analisi fatte subito dopo l'arrivo alla casa circondariale di Montacuto.
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Le analisi sono arrivate al Tribunale di Ancona (ieri anche ai suoi avvocati che avevano chiesto le cartelle all'ospedale di Torrette) che ora li trasmetterà al gip per l'istanza di scarcerazione. Per il 36enne autotrasportatore di Montecarotto, accusato di lesioni personale dolose gravissime e omicidio volontario (in relazione alla morte della sua compagna), potrebbero essere disposti gli arresti domiciliari o in una struttura di cura adatta.