GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Le Marche che guardano al futuro: "Ecco perché i turisti scelgono noi"

Alla Loggia dei Mercanti la tappa anconetana di Qn Distretti con istituzioni, imprenditori e categorie. Eventi, mare, cultura e gastronomia sono i motivi per cui si arriva nella nostra regione. La sfida del Giubileo.

Le Marche che guardano al futuro: "Ecco perché i turisti scelgono noi"

Le Marche che guardano al futuro: "Ecco perché i turisti scelgono noi"

Il ruolo di Ancona capoluogo come leva per il turismo di qualità e sviluppo. I grandi attrattori: da Loreto alle Grotte di Frasassi (che continuano a battere record di visitatori), in provincia, da Urbino (il cui centro storico è patrimonio dell’umanità) a Pesaro (Capitale della cultura 2024), fuori dai confini dorici. Le bellezze naturalistiche: riviera, entroterra, Sibillini. L’enogastronomia, più che apprezzata dagli stranieri. E, si scopre, anche gli eventi, che a vario titolo attirano un 12 per cento di persone nelle Marche (il doppio della media nazionale). Sono alcuni degli aspetti emersi dal convegno promosso da Qn Distretti e che, ieri, ha fatto tappa nel capoluogo, alla Loggia dei Mercanti. Oltre 40 relatori, rappresentanti istituzionali, delle categorie, stakeholders e operatori, si sono confrontati nelle tavole rotonde moderate da Andrea Brusa, responsabile de Il Resto del Carlino-Ancona, e Alessandro Caporaletti, caporedattore dell’Ufficio centrale del Resto del Carlino. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Camera di Commercio delle Marche, Comune di Ancona, Luiss, il patrocinio di Regione Marche e il sostegno di Bper Banca.

Tanti campanili, nell’unica regione plurale d’Italia, che hanno rafforzato nel tempo un’identità. Tanti campanili, però, che debbono dialogare meglio per guardare ad uno sviluppo che tenga insieme le differenti peculiarità, un punto di forza, per valorizzare il territorio tutto. D’altronde chi viene nelle Marche vuol vivere esperienze autentiche, orientate a forme di turismo sempre più sostenibile, maturo. E dunque, per il governatore, Francesco Acquaroli "c’è una consapevolezza diffusa, grazie agli investimenti fatti, che porta la nostra regione ad emergere e a voler investire ancora di più".

Non a caso il Piano strategico per il turismo ha un budget di 60 milioni di euro. E la strategia è stata illustrata da Marco Bruschini, direttore di quell’Atim che funge da braccio operativo di Palazzo Raffaello per il turismo: "In primis, creando un brand-ombrello Let’s Marche, abbiamo affermato la consapevolezza delle Marche di essere una destinazione turistica, per promuoverla nei mercati. E in secondo luogo, grazie alla nuova campagna di comunicazione ‘Mare e montagna’, spieghiamo che venire qui significa eliminare il problema della scelta".

Senza prescindere dai dati. E quelli del 2023, elaborati dall’Istituto nazionale delle ricerche turistiche, sono indicativi: non solo si viene qui per gli eventi, ma anche per cultura, mare, rapporto qualità-prezzo e professionalità degli operatori. Parola chiave, destagionalizzazione. Mirando ai mercati più alto spendenti e, perché no, a quei flussi in costante crescita. Come quelli legati al turismo religioso. Si pensi a Loreto, destinata a gremirsi di pellegrini da tutto il mondo: "Dobbiamo farci trovare pronti per il Giubileo del 2025, una grande opportunità per far conoscere una terra spirituale e bella come la nostra", ha ricordato l’arcivescovo monsignor Angelo Spina.

L’altro aspetto che viaggia di pari passo al turismo è la necessità di superare l’isolamento infrastrutturale. Un esempio: gli sforzi profusi sull’aeroporto stanno permettendo un rilancio notevole. Lo conferma "il 30 per cento di passeggeri in più nel primo trimestre dell’anno, rispetto allo stesso periodo dello scorso", la voce di Alexander D’Orsogna, amministratore delegato di Ancona International Airport. Tra gli intervenuti anche i sindaci di Ancona, Daniele Silvetti, e Fermo, Paolo Calcinaro, gli assessori regionali Chiara Biondi e Francesco Baldelli, gli onorevoli Guido Castelli, Lucia Albano e Gianluca Caramanna e il presidente dell’Authority Vincenzo Garofalo, oltre a politici marchigiani, accademici, imprenditori e associazioni.