
Vicolo della Storta e della Serpe, residenti esasperati: "Reti sfondate, dimenticati da tutti"
Reti sfondate, cancelli lasciati aperti, in mezzo degrado all’ennesima potenza: ecco come i vicoli del centro storico da risorse turistica e identitaria stanno diventando delle aree di degrado assoluto e fuori controllo. Vicolo della Storta e vicolo della Serpe: altri centri ce li invidierebbero per la loro suggestiva posizione e per i percorsi tortuosi che portano da monte a mare, un po’ sulla falsa riga dei famosi ‘Caruggi’ genovesi cantati da Fabrizio de Andrè in Creuza de mà. Ad Ancona c’è poco da cantare e molto da piangere.
Alla faccia del decoro urbano, più volte messo in cima alle priorità della ormai ex nuova amministrazione comunale che si appresta a veleggiare verso il secondo anno del mandato elettorale ricevuto dalla maggioranza dei votanti anconetani.
Sia chiaro, se la situazione dei due vicoli storici di Ancona è ridotta così la responsabilità non va attribuita soltanto alla nuova amministrazione, ma condivisa con la precedente che poco o nulla ha fatto per recuperare quel pezzo di patrimonio storico. Poco prima del Covid era stato creato un progetto e messe delle risorse, poi la pandemia ha spazzato via tutto. Ora spetta al centrodestra e alla sua impronta identitaria fare qualcosa e farlo in fretta, con urgenza, perché la situazione, soprattutto in Vicolo della Storta, sta sfuggendo di mano: "A valle ignoti hanno sfondato la rete che ostruiva il transito pedonale da via Saffi, ridotta in quelle condizioni da mesi _ racconta al Carlino una cittadina residente nella zona _. Si accede in questo spiazzo abbandonato e degradato, si gira l’angolo e c’è il cancello che un tempo chiudeva l’accesso al percorso e alle scale che arrivano fino all’incrocio tra via Pizzecolli, via Matas e piazza san Francesco. Più volte noi cittadini abbiamo provato a informare gli uffici competenti del Comune, ma nulla è stato fatto e nessuno si è mai visto.
Altrove questi vicoli verrebbero esaltati come pezzi di memoria da vivere e sfruttare, qui siamo di fronte a uno scempio mai visto". Ha ragione la residente, visto come sono tenuti i due percorsi, Vicolo della Serpe è percorribile da piazza san Francesco fino al piazzale alle spalle del Grand Hotel Palace, il 4 Stelle dove a Capodanno ha soggiornato Natalie Imbruglia. Se alla popstar fosse venuto in mente di imboccare quel vicolo avrebbe notato i rifiuti, la vegetazione fuori controllo, la sporcizia, le manutenzioni da fare, i contatori delle utenze spalancati, la puzza, il guano dei volatili. Lo stesso scenario che ci siamo trovati davanti noi. Vicolo della Storta è molto peggio, con colate di guano sul palazzo ex Ersu, alcuni manufatti di alto valore semidistrutti, soffitti sfondati, biciclette accartocciate, rifiuti di ogni tipo lanciati dai palazzi circostanti. Scene da far piangere il cuore per chi ha la passione e la nostalgia dell’Ancona vecchia: "Non vogliamo vivere in questo degrado e soprattutto vorremmo essere ascoltati dalle istituzioni" attacca e conclude la cittadina anconetana residente tra i vicoli.