
Un progetto per rendere più bella ed attrattiva la città
Il Comune di Fabriano ha intrapreso negli ultimi anni politiche di governo del territorio finalizzate alla riqualificazione urbana, privilegiando la scelta di investire progettazione e risorse nella rigenerazione di aree degradate, nel valorizzare la "Città pubblica", nel favorire il recupero dell’edilizia diffusa ormai deteriorata e dei contenitori pubblici e privati dismessi anche attraverso una loro rifunzionalizzazione. Il tutto all’interno dell’ottica di uno sviluppo sostenibile che limiti il nuovo consumo di suolo.
In questo momento delicato per diversi motivi è il Comune stesso ad avere interesse a far emergere, anche attraverso la ricerca scientifica, le potenzialità di recupero di zone degradate della città, a partire dalle aree della prima periferia urbana, e a individuare strategie di rigenerazione urbana ed azioni innovative di intervento basate anche, se non soprattutto, su innovativi modelli dell’abitare fondati su nuove condizioni di mix sociale. Per questo si sta muovendo assieme all’Università Politecnica delle Marche nell’ambito dello sviluppo di una ricerca dal titolo "Fabriano Polyedric city. Visioni di rigenerazione urbana per la "multi-città" fabrianese, polo urbano tra valle e appennino".
Proprio in questi giorni la giunta ha approvato lo schema di accordo con il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile Architettura è il soggetto in grado di realizzare, attraverso forme di collaborazione con l’Amministrazione, lo sviluppo di modelli ed azioni innovative di intervento per la riqualificare delle aree degradate in particolare della prima periferia urbana. "La difficile congiuntura economica degli ultimi anni ha comportato un generale impoverimento delle classi sociali medie ed in particolare dei più deboli, con conseguente flessione negli investimenti privati nell’edilizia, specialmente nei quartieri più popolari e periferici delle città, non contrastati dall’accesso ai cosiddetti "bonus edilizi" si legge tra le motivazioni nella delibera.
Per questo, nonostante gli interventi di rigenerazione urbana in corso che potevano fungere da volano anche ad investimenti privati, prosegue il processo di degrado di parti di città e la conseguente creazione di fenomeni di marginalizzazione. "Le dinamiche dell’abitare sono in continua evoluzione e caratterizzate da processi di localizzazione legati a pluralità di elementi ma fortemente condizionati dal tema del divario sociale e dalla possibilità dell’accesso all’alloggio conveniente sia in termini economici che di servizi offerti".