REDAZIONE ANCONA

Cpr, la Regione non ha competenza: "In quel punto il territorio è fragile"

L’assessore Goffredo Brandoni, ex sindaco: "Non esiste alcun nostro atto che individui Falconara"

Brandoni e sullo sfondo Saltamartini

Brandoni e sullo sfondo Saltamartini

"Quanto prima chiederò, insieme al sindaco Stefania Signorini, un appuntamento al prefetto di Ancona per rappresentare quelle che sono a nostro avviso le criticità". E per criticità s’intendono quelle relative alla costruzione di un Centro di permanenza per i rimpatri a Falconara, nella città in cui lui ha indossato la fascia tricolore dal 2008 al 2018. Goffredo Brandoni, attuale assessore in Regione, "scende in campo" e mostra una chiara contrarietà al Cpr per i migranti in un’area dell’ex aeroporto militare, ricompresa tra le vie delle Caserme e del Fossatello. L’intervento dell’attuale assessore regionale arriva nella settimana in cui, il collega di Giunta e vicepresidente Filippo Saltamartini, aveva lasciato intendere come la Regione Marche non possa essenzialmente opporsi ad un’indicazione dello Stato (e in questo caso del Ministero dell’Interno), confermando – di fatto – l’esclusiva pubblicata dal Carlino lo scorso primo ottobre proprio sull’avvio degli interventi nel sito dismesso, dove sono partite alcune indagini geofisiche propedeutiche all’allestimento del Cpr. Le parole di Brandoni rincarano la dose, rispetto alle difficoltà nell’accogliere una simile struttura a Falconara.

"L’amministrazione pubblica parla per atti e non esiste alcun atto della Regione Marche che individua Falconara come luogo per ospitare il Cpr – apre l’ex sindaco –, in quanto la Regione non ha nessuna competenza sulla collocazione territoriale di questi Centri, deve conformarsi alle linee di indirizzo dello Stato e nel caso specifico non ci è stato mai richiesto un coinvolgimento".

A tal proposito, prosegue, "la Regione rappresenterà in tutte le sedi tecniche ed istituzionali la necessità di verificare che tutte le condizioni di legge siano rispettate. Ritengo personalmente che esistano delle criticità nella localizzazione di un Cpr nel territorio di Falconara, che ricordo già ospita importanti infrastrutture e servizi rilevanti e di impatto per tutta la Regione". Chi ha succeduto Brandoni al Castello, ed ovvero Stefania Signorini, pochi giorni fa aveva parlato di un’area inidonea, se si pensano alle ultime esondazioni, ma anche perché "rientra all’interno del Piano di emergenza esterno della raffineria Api, c’è il nodo del bypass ferroviario, un tessuto industriale pesante e l’aeroporto", la voce della Prof al nostro giornale. Cui fa eco quella di Brandoni. "Non dobbiamo dimenticare anche la fragilità di quella porzione del territorio comunale, investita poche settimane fa da una copiosa alluvione, e una eventuale struttura di un Centro di permanenza per i rimpatri potrebbe essere difficilmente conciliabile con la presenza dell’aeroporto regionale – integra l’assessore regionale –. Va ricordato che i Cpr furono istituiti nel 1998 dalla legge Turco Napolitano, con il nome di Centri di permanenza temporanea (Cpt).

Successivamente denominati Centri di identificazione ed espulsione (Cie) dalla legge Bossi- Fini del 2002. E infine furono rinominati Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) dalla Legge Minniti-Orlando del 2017". E allora al coro di no di autorità – sindaco in testa, "la comunicazione della Regione ci ha sorpreso", dopo l’annuncio di Saltamartini sull’impossibilità di opporsi al Cpr –, forze politiche, associazioni, sindacati e cittadini, si aggiunge anche quello di Brandoni. Intanto, come anticipato ieri, il Partito Democratico regionale ha depositato una mozione a prima firma della consigliera Manuela Bora per impegnare la Giunta a chiedere l’interruzione immediata dei lavori per la realizzazione del Cpr a Falconara.

La mozione dovrebbe essere discussa già nella seduta dell’Assemblea legislativa di martedì prossimo. Il giorno dopo, mercoledì, si riunirà anche il Consiglio comunale di Falconara, in cui siede lo stesso Brandoni nelle fila della maggioranza. Non sono previsti punti sul Cpr, ma non è da escludere che qualcuno possa chiederne conto.

Giacomo Giampieri