Da Monet a Warhol, la mostra delle mostre

Oltre sessanta capolavori che raccontano un grande segmento della storia dell’arte saranno ospitati nella Pinacoteca Podesti

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di Claudio Desideri

Sarà la mostra delle mostre delle Marche. Un evento che colloca la Pinacoteca civica Francesco Podesti nel palcoscenico culturale nazionale. "Cose dall’altro mondo. Da Monet a Warhol. Capolavori della Johannesburg Art Gallery" il titolo dell’esposizione che è stata presentata ieri, ad Ancona, nelle sale della Pinacoteca e che ospiterà i capolavori degli artisti Monet, Signac, Coubert, Degas, Sisley, Derain, Picasso, Matisse, Modigliani, Bacon, Warhol. "Una mostra di grande importanza – ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Ancona Paolo Marasca – che facciamo all’interno di un percorso di crescita della Pinacoteca che riguarda anche il centro storico della città da un lato e dall’altro consentirà al centro Italia di godere di opere così importanti e mai viste nelle Marche".

La mostra, curata da Simona Bartolena, storica e critica dell’arte e da Stefano Zuffi storico dell’arte e curatore della Pinacoteca civica, porterà nelle Marche sessantatre opere che saranno distribuite in tre diverse sale della Pinacoteca per consentire un dialogo con le opere della collezione permanente. "Un dialogo – ha sottolineato Marasca – con la nostra collezione che è del mondo Adriatico e quindi del mondo dei viaggi, delle conoscenze e del rapporto con l’altro che in questa occasione sarà con una terra così lontana (il Sudafrica di Johannesburg, ndr)". "Sono opere di affascinante bellezza e pregio – ha precisato il prof Zuffi – che vanno dall’Ottocento inglese a Warhol e che consentiranno alla Pinacoteca di fare un ulteriore ‘salto di qualità’".

La mostra (dal 27 agosto all’8 gennaio) consentirà al visitatore di ammirare un importante segmento della storia dell’arte a livello internazionale grazie alla presenza di opere dei più grandi artisti conosciuti. La prima sezione è dedicata alla scena inglese dell’Ottocento, molto presente nella collezione, a sottolineare il legame strettissimo di chi ha voluto la Jag e il mondo anglosassone che ha portato nel museo opere vittoriane e preraffaellite. La seconda sezione riguarda invece la scena francese del XIX secolo con i paesaggi di Corot, il realismo di Coubert, la luce di Monet, i paesaggi di Sisley, le ballerine di Degas. In questa sezione sono presenti anche le opere di Cèzanne, Van Gogh, Signac, Le Sidaner, Vuillard, Bonnard ed altri. Vi è poi la terza sezione dedicata agli artisti del novecento del museo con le opere di Derain, Picasso, Modigliani, Matisse. Un percorso che prosegue nel secondo dopoguerra con i lavori di Francis Bacon. Una quarta sezione comprende i lavori di autori sudafricani, soprattutto di colore, in armonia con gli obiettivi di Lady Florence Phillips, collezionista d’arte che negli anni Dieci del 1900 fondò la Johannesburg Art Gallery (Jag) con lo scopo di creare anche una scuola d’arte sudafricana, incentivare gli artisti locali e dar vita ad una grande collezione.

La mostra è organizzata dalla società di produzione culturale VIDI e risponde alla politica culturale della Jag che si propone di far conoscere queste opere, tra cui quelle degli artisti sudafricani, al resto del mondo.