REDAZIONE ANCONA

Defunti, il 50% sceglie la cremazione. Il Comune spinge per l’impianto

Il progetto all’interno del cimitero di Tavernelle è ritenuto strategico dall’amministrazione comunale. Silvetti e Tombolini sperano di porre la prima pietra entro il 2024, costo dell’operazione 2,2 milioni di euro.

Defunti, il 50% sceglie la cremazione. Il Comune spinge per l’impianto

L’impianto per le cremazioni delle salme all’interno del cimitero di Tavernelle, un progetto ritenuto strategico dalla giunta comunale che lo ha inserito nel piano triennale delle opere pubbliche. La speranza per il sindaco Silvetti e il suo assessore ai lavori pubblici Tombolini è partire con la prima pietra alla fine del 2024 o al massimo nei primi mesi del 2025. Il costo dell’opera è pari a 2,2 milioni di euro, ma nelle intenzioni della giunta l’entrata in funzione dell’impianto avrà anche un’importanza economica di rilievo in grado, negli anni, di garantire i fondi per la cura e le manutenzioni dei 13 cimiteri comunali. Resta un solo problema alla realizzazione dell’opera, ossia la sua compatibilità ambientale che rischia di trasformarlo in un inceneritore ancor prima che un forno crematorio. Molto dipenderà dalla modalità delle cremazioni e dalla tipologia di materiale che verrà bruciato, dalle casse di legno alle parti in metallo, compresi contenitori di zinco. Per legge gli impianti di cremazione devono essere realizzati all’interno delle aree cimiteriali e quella di Tavernelle non è in campagna o in un’area industriale, quanto a stretto contatto con le abitazioni residenziali. Da qui l’unico limite procedurale che potrebbe rallentare l’iter: "Seguiremo tutte le normative vigenti e a riprova della nostra totale dedizione al problema ci siamo affidati a una ditta danese che ha sperimentato e pianificato impianti dentro le città. I crematori non sono più quelli di una volta, adesso funzionano come una caldaia che produce vapore. Formi che non inquinano e in regola con tutte le prescrizioni del caso _ sottolinea l’assessore Stefano Tombolini _. La fase della progettazione è partita e i fondi per coprire l’investimento saranno coperti dall’accensione di un mutuo". Tombolini che snocciola alcuni dati per giustificare la realizzazione dell’impianto: "Ogni anno nel Comune di Ancona muoiono circa 1050-1100 persone e di queste circa il 50% delle famiglie sceglie la cremazione. Ci sono poi tutte le salme con concessioni poliennali che vanno cremate. Nei nostri cimiteri non c’è più spazio, dovremo realizzare ogni anno dei colombai e servono risorse per curarli, risorse che non bastano mai. Inoltre risolveremo il problema di svolgere le cremazioni in impianti che sono in altri comuni delle Marche". L’impianto sarà realizzato davanti alla Sala del Commiato del cimitero di Tavernelle.