Droga dello stupro nei video hot dei festini

Ancona, almeno trenta le persone che avrebbero fatto uso della sostanza sequestrata al 46enne arrestato dalla polizia: filmati al vaglio

Alcuni flaconi della cosiddetta "droga dello stupro"

Alcuni flaconi della cosiddetta "droga dello stupro"

Ancona, 6 novembre 2021 - La nuova frontiera dello sballo ad alti livelli è la cosidetta "droga dello stupro". Che conosce diversi utilizzi. Non è solamente la classica bustina o la sostanza disciolta nel drink per stordire una ragazza da conoscere in un locale con l’obiettivo di abusarne sessualmente. "Gbl", o anche "Gocce ko" e "Liquid Ecstasy", servono a inibire e a rendere più coinvolgente le situazioni di sesso estremo.

Sarebbe stato proprio questo il fine ultimo del 46enne arrestato lo scorso fine settimana dalla squadra mobile di Ancona per la detenzione di 10 litri di Gbl, suddivisi in singoli flaconi, con i quali si è in grado di confezionare 12mila dosi (1.200 per litro). Per un valore di mercato di circa 40mila euro.

La droga era tutta per Ancona e stando alle indagini della Mobile sarebbe stata utilizzata in un circuito ben preciso: quello delle orge da organizzare in alcuni appartamenti privati della città. Incontri sessuali a cui avrebbero preso parte solo uomini. La polizia, oltre ad aver sequestrato lo smartphone dell’imprenditore anconetano che tuttora si trova rinchiuso in carcere per l’enorme quantità di droga dello stupro, è in possesso di alcuni video dai quali emergerebbe il coinvolgimento chiaro ed evidente di altri uomini in questi festini hot.

Situazioni non da segnare con la penna rossa sotto il profilo penale (non c’è reato nell’organizzare feste private a sfondo sessuale), ma che aprono uno squarcio investigativo di rilievo sull’utilizzo delle nuove sostanze stupefacenti che vanno ad affiancarsi a quelle purtroppo sempre presenti sulla piazza cittadina. Che Ancona sia una città di "appetiti facili" sotto questo profilo, non è certo una novità. Emerge però un profilo nuovo del capoluogo, aperto anche ad altre esperienze e frontiere da esplorare.

Se è vero che il traffico di "droga dello stupro" è stato stroncato sul nascere dagli investigatori anconetani, è altrettanto vero che l’abuso di queste sostanze preoccupa. Il giro a cui è collegato è quello dei locali di benessere frequentati da giovani e persone di mezza età, molti dei quali anche sposati e padri di famiglia. Quelli che, insomma, si definirebbero insospettabili con l’inclinazione a concedersi trasgressioni una tantum.

Dai filmati visionati e dai contatti ricostruiti dagli inquirenti, emergerebbe una rete di rapporti tra il 46enne e una trentina di persone che avrebbero partecipato ai festini. Ora resta da capire se le "gocce ko" fossero destinate interamente a queste situazioni e se in precedenza siano arrivati altri carichi utilizzati per scopi più subdoli.

Per il 46enne la trappola della polizia è scattata quando è andato a ritirare il pacco transitato dall’area merci dell’aeroporto di Roma Fiumicino. Val la pena sottolineare che l’abuso di questa sostanza, potrebbe portare a qualcosa di più di una semplice perdita di conoscenza, ma anche a stati di coma con conseguenze verosmilmente molto gravi. Nelle mani di giovanissimi, magari anche alle prime armi, i flaconi potrebbero costituire un’arma micidiale. Ragion per cui il neo questore Cesare Capocasa ha impartito controlli severissimi a ogni livello per stroncarne sul nascere la diffusione.