
L’eta media nell’Anconetano è di 48 anni con 235 anziani ogni 100 giovani. L’aspettativa di vita da noi è di 82,6 anni per gli uomini e 86,5 per le donne. Le principali cause di morte sono le malattie del sistema circolatorio .
Le Marche sono tra le regioni italiane più longeve – e la provincia di Ancona procede di pari passo con il resto del territorio regionale – ma la conseguenza è che ci sono molti più anziani che giovani. E’ questo squilibrio generazionale, infatti, uno dei dati più evidenti che emergono dall’aggiornamento del profilo di salute della popolazione dell’Anconetano prodotto dall’unità di epidemiologia dell’Ast di Ancona. Il profilo rappresenta uno strumento strategico a supporto della programmazione sanitaria. Il suo scopo principale è quello di descrivere in modo sistematico e aggiornato lo stato di salute della popolazione residente, identificare gli aspetti della salute più rilevanti e individuare le priorità di intervento per promuovere il benessere e ridurre le disuguaglianze.
La popolazione residente nella provincia di Ancona a inizio 2025 ammonta a 461mila persone, con una lieve predominanza femminile (52%). L’età media è di circa 48 anni, a conferma di un profilo demografico in progressivo invecchiamento e gli stranieri residenti rappresentano il 9,9% del totale. Un indicatore significativo è l’indice di vecchiaia, che mostra, appunto, la presenza di 235 anziani ogni 100 giovani, segnalando un notevole squilibrio generazionale. Questa dinamica pone sfide rilevanti in termini di sostenibilità dei servizi sanitari e sociali, con implicazioni significative anche nella pianificazione della prevenzione e dell’assistenza. "I dati fotografati da questo aggiornamento ci consentono di rispondere al meglio ai bisogni di salute della popolazione sulla base dei cambiamenti demografici e sociali" spiega infatti l’assessore alla sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini. Per quanto riguarda gli indicatori di salute, l’aspettativa di vita alla nascita si mantiene su livelli elevati: 82,6 anni per gli uomini e 86,5 anni per le donne, valori in linea con la media regionale e superiori a quella nazionale. La percezione soggettiva dello stato di salute nelle persone tra 18 e 69 anni è generalmente positiva, ma lievemente inferiore alla media nazionale, con il 71% degli adulti che dichiara di sentirsi in buona o ottima salute. L’analisi del tasso standardizzato di mortalità per tutte le cause – età inferiore ai 75 anni –, in entrambi i sessi, è di circa 253 decessi ogni 100mila abitanti. Le principali cause di morte sono le malattie del sistema circolatorio, che rappresentano il 30% di tutte le morti nel 2022, seguite dai tumori maligni (23%) e dalle malattie respiratorie (7%).
In ambito di prevenzione lo studio ha evidenziato buoni livelli di adesione ai programmi organizzati di screening oncologici (56% per lo screening della cervice, 55,4% per lo screening della mammella, 43,3% per il colon-retto), superiori alla media nazionale e regionale.