
Ex Ipsia venduto all’Inail: lo sgombero Il Comune spenderà 100mila euro
Ex Ipsia, il Comune spenderà oltre 100mila euro per togliere tutto il materiale e i rifiuti rimasti all’interno del plesso di via Curtatone. Un’appendice poco piacevole per le casse comunali dopo la vendita andata a buon fine dell’edificio, abbandonato da anni. Nel febbraio del 2022 la trattativa tra Palazzo del Popolo e la direzione regionale di Inail è arrivata a un accordo finale sul prezzo di vendita e così l’amministrazione comunale ha potuto incassare un assegno da 1 milione e 350mila euro. Un bel colpo considerando che l’istituto scolastico in disuso era destinato a restare un contenitore vuoto e infruttuoso. Con questa alienazione le casse comunali hanno potuto respirare, risorse destinate ad altri capitoli di spesa, una manna dal cielo per il bilancio di qualsiasi amministrazione pubblica che non può fare debiti.
In attesa del rilascio del permesso a costruire, al momento vincolante per l’acquisto e soprattutto per l’incasso della somma prima riportata (al momento non ci dovrebbero essere problemi in tal senso), l’accordo tra le parti prevede che l’amministrazione consegni all’Inail un plesso completamente sgombero. Solo a quel punto la direzione dell’ente potrà passare alla demolizione dell’edificio e di conseguenza alla progettazione della nuova sede regionale e provinciale. Nei piani dell’Inail, infatti, c’è l’idea di trasferire nella nuova sede, una volta ultimata (non prima del 2026) sia la sede provinciale di via della Loggia, davanti alla chiesa di Santa Maria della Piazza, che quella regionale di via Piave. Per procedere alla demolizione, tuttavia, sarà necessario rimuovere le tonnellate di rifiuti e tutto il materiale rimasto all’interno delle decine e decine di stanze che un tempo componevano la scuola superiore.
Alcuni anni fa, prima dell’atto di vendita, il Carlino era entrato nella sede in degrado e dentro c’era di tutto. Per questo non si tratta di un’operazione semplice e a basso costo. In fase di appalto, dopo aver incassato il rifiuto a procedere della ditta che se lo era aggiudicato, l’amministrazione ha affidato il compito alla seconda migliore offerta, un’azienda della provincia anconetana. L’operazione peserà per oltre 100mila euro sulle casse comunali e richiederà svariati giorni e alcuni disagi per i residenti, già alle prese con il cantiere dell’ex Stracca dove la demolizione è stata ultimata e ora si punta alla costruzione del condominio di lusso.
p.cu.