REDAZIONE ANCONA

Ex Sacelit "recintata": addio ai parcheggi

Brutta sorpresa per chi utilizzava l’area per lasciare l’auto: la nuova proprietà ha bloccato tutto

Brutta sorpresa ieri mattina per i tanti automobilisti, soprattutto lavoratori del centro storico, abituati a parcheggiare l’auto nell’area sterrata dell’ex Sacelit-Italcementi.

Dal pomeriggio di mercoledì il parcheggio è stato chiuso. L’area privata, utilizzata come parcheggio gratuito in inverno e a pagamento d’estate, è stata chiusa con una recinzione che ne impedisce sia l’accesso alle auto, che il collegamento con il sottopasso pedonale di via Mamiani. L’area era stata concessa dalla vecchia proprietà alla precedente Amministrazione Comunale in comodato d’uso gratuito con possibilità di utilizzarla fino a quando non fossero iniziati i lavori o fino a quando la proprietà lo ritenesse opportuno. Ora però le condizioni sono cambiate.

L’area nel settembre scorso era andata all’asta e il lotto sud era stato acquistato dalla cordata composta dall’imprenditore Giulio Benni di King Sport e Gabriele Piantini, amministratore delegato del Great Hotel Group. La base di asta era di due milioni e 605mila euro. Asta invece ancora deserta per il lotto nord, battuto a quattro milioni e 814mila18 euro. Per dividere i due lotti, serve una variante urbanistica a cui la nuova amministrazione potrebbe mettere presto mano per velocizzare il recupero di uno spazio centrale, ma da tempo lasciato in uno stato di abbandono. Nell’area nord era prevista la nascita di una struttura ricettiva che nel progetto iniziale di sarebbe dovuta chiamare "Borgo Le Torri". Del precedente progetto, è stato realizzato il solo piano interrato che si presenta allo stato grezzo. Il fallimento della precedente proprietà, l’impresa dell’anconetano Lanari, ha bloccato tutto. Agli oneri di urbanizzazione era legato anche il progetto riguardante un ponte che avrebbe collegato il lungomare di levante a quello di ponente e un sottopasso pedonale per raggiungere il centro storico.

Giulia Mancinelli