
Fabio Sturani, ex sindaco di Ancona, presidente provinciale e poi primo uomo del Coni Marche
Fabio Sturani è uomo navigato di sport tanto quanto di politica. E’ stato prima assessore allo sport, poi sindaco di Ancona, presidente provinciale e poi primo uomo del Coni Marche, nel 2013 è stato anche eletto nella giunta nazionale del Coni presieduta da Giovanni Malagò. Conosce gli atleti, gli impianti, i dirigenti, e tutte le dinamiche che regolano il mondo sportivo. Nelle questioni sollevate da Tommaso Marini non alza il tono sull’argomento, ma dà ragione a quest’ultimo e ne spiega anche il motivo: "Tommy è una brava persona, un atleta che è cresciuto anche grazie alle strutture sportive di cui la città è dotata e che ha permesso la nascita e la crescita di campioni come lui, come Gianmarco Tamberi e come diversi altri – ricorda Fabio Sturani –. Ricordo ancora Tommaso da ragazzino, quando non aveva neanche dieci anni, al PalaScherma di via Monte Pelago, sempre alto e magro, come è ancora". Poi Sturani entra nello specifico dell’affondo di Marini: "Ha attaccato Ancona e il Comune? Non voglio essere io a dire cosa deve fare o non deve fare un’amministrazione comunale. Certo, ci vuole attenzione per questi atleti che sono persone e punti di riferimento per tanti giovani del territorio, che portano alla città risultati nazionali e internazionali. Giusto valorizzarli sia per i loro meriti sia per quelli dello staff che li circonda, sia perché rappresentano un patrimonio per Ancona e per tutto il territorio".
Un valore per il capoluogo, non soltanto sportivo, ma anche come testimonial di quell’immagine che Ancona e le Marche cercano di sviluppare per riuscire a conquistare maggiore visibilità nel resto del Paese e nel mondo. Dunque Sturani è d’accordo con Marini: "Ha perfettamente ragione, d’altra parte non è che sono tanti gli anconetani che hanno ottenuto delle medaglie alle Olimpiadi. Dovremmo essere tutti grati a Tommaso Marini per quello che rappresenta e quello che potrà continuare a fare, anche fuori dal contesto sportivo. Anche la sua partecipazione a Ballando con le Stelle è stata in questo senso una promozione di Ancona, ma anche di tutto il territorio anconetano, e della sua scherma. Tommaso è un figlio di Ancona, è uno dei nostri e lo resterà comunque, anche se adesso s’è trasferito a Roma. Ovviamente gli faccio il mio in bocca al lupo per le sue scelte personali. E quando tornerà a vincere delle medaglie pesanti, ricordiamoci che è anconetano".
g.p.