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Filippini: "Perdo un pezzo del mio cuore" a Brescia con Mazzone

Carlo Mazzone, una figura leggendaria a Brescia, è ricordato come un allenatore carismatico, imponente e leale. Antonio Filippini ricorda con affetto le lezioni di vita che gli ha insegnato e la partita Brescia-Atalanta come un sogno realizzato.

Filippini: "Perdo un pezzo del mio cuore" a Brescia con Mazzone

Antonio Filippini, qual è il suo primo ricordo di Carlo Mazzone a Brescia?

"Lo vedevamo già all’epoca come un mito. La prima cosa che mi disse fu: "Ma tu chi sei, Antonio e Emanuele?". I primi allenamenti faceva fatica a distinguerci, ma poi da grande allenatore qual era ci metteva in campo sfruttando al meglio le nostre caratteristiche che non erano propriamente le stesse nonostante fossimo gemelli. Inizialmente non risi troppo su quel suo confonderci, ma poi capii che anche quello era un modo di fare del personaggio".

Quali erano le doti principali di Mazzone allenatore e uomo?

"Carismatico, imponente, un uomo tutto d’un pezzo. A uno così il rispetto era dovuto a prescindere da parte di un giocatore. Sapevi che potevi sempre contare su di lui perchè era una persona onesta, leale e sincera ed è quello che un giocatore cerca prima di tutto in un allenatore o comunque quello che io cercavo. Mi ha insegnato a portare quei valori prima di tutto in campo e poi nella vita. Ho perso un pezzo importante del mio cuore, un punto di riferimento costante e un maestro di vita, sento di dirgli grazie di tutto e per tutto".

C’è una partita più di altre che non potrà mai dimenticare con Mazzone in panchina?

"Il famoso Brescia-Atalanta perchè in quella corsa c’era la rivincita di un figlio che dopo aver visto e sentito la propria madre offesa inutilmente e ingiustamente, fece quello che ancora oggi in tantissimi si ricordano. A volte il calcio ti dà la possibilità di prenderti delle rivincite ed è giusto prendersele. Abbiamo scritto pagine indimenticabili, bellissime. Per me, poi, bresciano doc è stato come vivere un sogno che non avrei mai pensato si potesse realizzare. Sì, è stato e sarà per sempre un Brescia indimenticabile. Il Brescia di Baggio e Guardiola, ma anche e soprattutto il Brescia di Mazzone". C.T.