REDAZIONE ANCONA

"Finalmente un capoluogo. Ora si diventi città d’arte. Comunicazione strategica"

Il direttore generale di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco, esprime ottimismo sul turismo ad Ancona e nelle Marche, sottolineando la necessità di un progetto globale e di una comunicazione efficace per valorizzare le bellezze del territorio e attrarre turisti internazionali.

Il direttore generale di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco, esprime ottimismo sul turismo ad Ancona e nelle Marche, sottolineando la necessità di un progetto globale e di una comunicazione efficace per valorizzare le bellezze del territorio e attrarre turisti internazionali.

Il direttore generale di Confcommercio Marche e Marche Centrali, Massimiliano Polacco, esprime ottimismo sul turismo ad Ancona e nelle Marche, sottolineando la necessità di un progetto globale e di una comunicazione efficace per valorizzare le bellezze del territorio e attrarre turisti internazionali.

Interpellato sul turismo e sulla stagione in corso ("Ci aspettiamo un settembre molto positivo"), il direttore generale di Confcommercio Marche e Marche Centrali Massimiliano Polacco ha le idee chiare anche su Ancona, che in questa fase "sta recuperando il ruolo di capoluogo di regione che aveva un po’ smarrito", dice, "mostrandosi più inclusivo e accogliente nei riguardi dei turisti". Ma di lavoro da fare ce n’è ancora molto: "È una città dalle enormi potenzialità. Attraverso la lungimiranza delle scelte, con coraggio e capacità serve prima valorizzare le tante bellezze per farla diventare una città d’arte, successivamente potrà diventare una città turistica. Non per caso, ma per volontà – prosegue –. Ci vorrà tempo, almeno cinque anni, e un progetto globale da definire. Nelle intenzioni e nelle dichiarazioni c’è. E i segnali dell’amministrazione sono positivi. Penso alla riapertura dell’anfiteatro: come dissi in una vostra intervista di oltre un anno fa, un mio pallino è proprio la riscoperta dei luoghi antichi e identitari per esaltare Ancona". L’importanza di programmare un sistema integrato riveste un ruolo decisivo. Per la Dorica, sì. Ma il discorso torna buono per le Marche: "Mi aspetto che si parta con largo anticipo per la promozione della prossima estate, già tra ottobre e novembre. Magari costituendo un tavolo permanente con gli attori in campo, onde evitare azioni spot che non sempre si rivelano fruttuose, sotto il coordinamento della Regione. In questo modo otterremo risultati lusinghieri, rispetto ai flussi turistici", continua Polacco. "Quest’anno alcuni imprenditori del settore en plein air hanno scelto di aprire a maggio, portando avanti un’azione mirata di stagionalità, territorio e promozione, individuando un mercato e beneficiando di questi flussi come quello tedesco. Altri hanno guardato ai mercati nord americani ed europei, che cercano qualità ed esperienze e nelle Marche le trovano eccome. Penso alla Riviera del Conero, per il mare e le spiagge, o Senigallia, soprattutto per gli eventi. Ma è ormai imprescindibile un coinvolgimento di chi fa bene il proprio lavoro. E me lo lasci dire: serve una vera svolta, convinta nella comunicazione". Un esempio per Polacco: "Ad inizio estate il meteo incerto non ha aiutato per i weekend lunghi, che non sono andati bene. Poi è arrivata la mucillagine, ma noi non siamo stati colpiti in maniera così pesante. Solo che da noi si insisteva sul fatto che ci fosse, dipingendo una situazione quasi catastrofica, mentre altrove no, quando altre località erano letteralmente invase. O ancora, si è insistito sul fatto dei prezzi alti: io dico che li abbiamo mantenuti stabili, rispetto ad altre regioni e ai servizi trasversali che possiamo offrire. Per la strategia turistica serve maggiore collaborazione di tutti. Parliamo bene di quello che abbiamo, lavoriamo affinché l’accoglienza entri a far parte del Dna del marchigiano". Ad ogni modo, il pensiero di Polacco, "se a giugno è andata male, a luglio abbiamo avuto alcune disdette, ad agosto sta andando abbastanza bene e ci giochiamo tutto fino a settembre per recuperare. Anche perché quel mese piace molto agli stranieri e alcuni operatori vorrebbero tenere aperto fino ad ottobre".

Giacomo Giampieri