REDAZIONE ANCONA

Fincantieri, in 500 rischiano di restare fuori

Tanti sarebbero i lavoratori non vaccinati su 4mila. In Cnr sono invece 60 su 250. Dal Viminale test molecolari per chi è senza lasciapassare

Centinaia di lavoratori potrebbero restare fuori dai cancelli della Fincantieri venerdì quando scatterà ufficialmente l’obbligo di esibire il Green pass nei luoghi di lavoro. La norma che tanto fa discutere, preannuncia un impatto molto forte sulla maggiore impresa della città, e non solo, anche se ad oggi è impossibile avere un quadro esatto della situazione. Valutando la popolazione di lavoratori attorno alle 4mila unità tra dipendenti diretti, l’assoluta minoranza appena inferiore alle 600 unità, e tutto il resto appartenente alle ditte in appalto e subappalto, venerdì mattina ci si aspetta un quadro molto incerto.

Quando abbiamo parlato all’inizio genericamente di alcune centinaia ci siamo basati su alcuni sentimenti della vigilia: "Per quanto riguarda i lavoratori diretti Fincantieri sono svariate decine quelli che hanno deciso di non vaccinarsi _ spiega il segretario regionale della Fiom, Tiziano Beldomenico _, forse un centinaio. Di questi vanno poi valutati gli addetti che non si vogliono vaccinare, ma che andranno comunque al lavoro con il Green pass garantito dai tamponi periodici. Proprio in questi giorni stiamo cercando di avere un’idea chiara del fenomeno, cosa molto più complicata per quanto concerne la galassia degli appalti. Lì davvero può succedere di tutto. È pur vero che ci sono navi da costruire e l’azienda ha fretta di terminare e consegnare le commesse per evitare more". Dal Ministero dell’Interno arriva un segnale positivo. Il Viminale chiede alle imprese del settore portuale di mettere a disposizione del personale sprovvisto di green pass test molecolari o antigenici rapidi gratuiti per scongiurare il rischio di compromissione dell’operatività dei porti nel caso di un alto numero di addetti senza green pass, viene accolta come una novità positiva da Tiziano Beldomenico. La raccomandazione è contenuta in una circolare inviata a tutti i prefetti: "Mi metterò in contatto quanto prima con il prefetto di Ancona _ aggiunge Beldomenico _ per vedere cosa si può fare. Altra buona notizia è la possibilità per gli operatori economici di valutare, nella piena autonomia, ogni possibile modalità organizzativa ai fini dell’acquisizione del green pass da parte dei dipendenti sprovvisti contenuta in una circolare successiva".

Secondo il rappresentante della Fiom nel porto di Ancona ci sono circa 500 lavoratori non vaccinati su 4.000 tra dipendenti diretti e degli appalti solo in Fincantieri. In un altro grande stabilimento, quello della Crn, almeno 60 su 250 lavoratori. Maestranze che sono al centro delle preoccupazioni del sindacato: "Siamo favorevoli al vaccino, come arma per superare la pandemia da Covid – conclude Beldomenico _. Siamo convinti che bisogna però mettere tutti i lavoratori nelle condizioni di poter lavorare. Per i tamponi, c’è prima di tutto un problema economico, è difficile pensare di spendere 120 euro per i tamponi con stipendi già colpiti dai rincari. In alternativa, ci sarebbero alcune farmacie disponibili a effettuare i tamponi antigenici rapidi a un prezzo vantaggioso, 5 euro al kit, ma la cosa dipende anche da altri attori in campo".

Pierfrancesco Curzi