Fotografava le bambine al parco. Nello smartphone centinaia di immagini

Tunisino di 40 anni perquisito dai carabinieri a Chiaravalle. L'uomo ha precedenti per violenza sessuale contro minori, per aver palpeggiato ragazzine sull’autobus

Bambini al centro estivo (foto d'archivio)

Bambini al centro estivo (foto d'archivio)

Ancona, 24 ottobre 2014 - FOTOGRAFAbimbe e ragazzine fino a 13 anni, bloccato dai carabinieri di Chiaravalle. E’ accaduto martedì pomeriggio vicino alla stazione ferroviaria della città di Maria Montessori, dove una pattuglia di carabinieri della locale stazione stava svolgendo controlli di routine. I militari, durante il monitoraggio, hanno notato un uomo di mezz’età che fotografava furtivamente alcune ragazzine tra i 12 ed i 13 anni.  LA SCENA è stata osservata con attenzione, dato che i carabinieri si trovavano alle spalle del ‘fotografo’ senza che lui li vedesse: i militari hanno quindi notato che nell’inquadratura comparivano le adolescenti, che erano proprio loro, insomma, al centro dell’interesse morboso dello sconosciuto. Hanno quindi deciso di intervenire ed hanno chiesto all’uomo cosa stesse facendo, poi gli hanno sequestrato il telefonino, facendo un’inquietante scoperta: lo smartphone conteneva un centinaio di immagini (scattate con lo stesso cellulare) di bambine e adolescenti, immortalate per il corso di Chiaravalle, nei parchi ed in altri luoghi pubblici.  Nell’identificare il fotografo di bambine, un 40enne di origine tunisina residente a Gualdo Tadino ma domiciliato a Falconara, è inoltre emerso che l’uomo aveva già precedenti per violenza sessuale contro minori, per aver palpeggiato ragazzine sull’autobus.  I CARABINIERI della Compagnia di Jesi, guidati dal comandante Mauro Epifani, hanno quindi segnalato il preoccupante episodio alla Procura di Ancona ed il giorno stesso hanno deciso di perquisire le abitazioni del tunisino: i carabinieri di Chiaravalle hanno passato al setaccio l’appartamento di Falconara, mentre quelli di Gualdo Tadino, su richiesta dei colleghi di Jesi, sono andati nella residenza del tunisino, anche qui alla ricerca di indizi. I militari dell’Arma volevano così accertarsi che il 40enne, dati anche i suoi precedenti, non detenesse materiale pedopornografico. Dalle due ispezioni, in ogni caso, non è saltato fuori materiale compromettente. L’esito delle perquisizioni è stato trasmesso alla Procura della Repubblica, in attesa di decidere come agire nei confronti del tunisino. Questo ha infatti scattato fotografie in luoghi pubblici, senza invadere il domicilio di nessuno e senza molestare fisicamente le ragazzine, quindi l’uomo potrebbe essere perseguito solo in seguito alla denuncia di una delle adolescenti ritratte. I carabinieri hanno comunque voluto prevenire situazioni spiacevoli e tenere sotto controllo un soggetto dal comportamento a dir poco bizzarro.