
Fusione Whirlpool, c’è "l’ok provvisorio"
Mentre Electolux ha avviato unilateralmente gli esuberi (per Cerreto d’Esi per ora nei confronti di 5 impiegati, ndr), arriva il via libera, ma provvisorio da parte dell’Autorità britannica per la concorrenza e i mercati per l’operazione di fusione che riguarda Whirlpool. Il parere definitivo in merito all’accordo tra Whirlpool e Arçelik che porterà alla nascita di una nuova società che vedrà la presenza del gruppo turco con una quota del 75% e della stessa multinazionale americana con il 25% è previsto entro il 26 marzo prossimo. Secondo l’accordo, Whirlpool trasferirà il business europeo dei grandi elettrodomestici con i 7 stabilimenti e tutti la forza lavoro. Arcelik conferirà due stabilimenti produttivi rumeni. L’Autorità britannica, dopo un iniziale stop per aprire un’indagine approfondita di fase 2, nella giornata di ieri ha dato un aggiornamento in merito alla transazione transizione Arcelik/Whirlpool. Ha provvisoriamente ritenuto che l’accordo non solleverà probabilmente problemi significativi sotto il profilo della concorrenza. "Siamo molto lieti – è il commento della multinazionale che ha 1.500 dipendenti nelle Marche - che la Cma abbia provvisoriamente autorizzato la nostra proposta di transazione che riteniamo sarà positiva per la concorrenza. La nuova entità sarà ben posizionata per offrire valore ai consumatori attraverso marchi attraenti, produzione sostenibile, innovazione di prodotto e servizi ai consumatori".
Secondo Pierpaolo Pullini (Fiom) "si tratta di un ulteriore passo avanti nella realizzazione dell’operazione. Adesso sarà importante parlare anche dei progetti industriali che dovranno garantire, in questa difficile situazione di mercato, la continuità produttiva dei siti e delle sedi italiani e fabrianesi, anche nel lungo periodo e non solo per la durata di un ammortizzatore sociale". Per Electrolux Italia invece è partito mercoledì il contatore degli esuberi per i colletti bianchi. Ci sono 75 giorni per trovare un accordo con i sindacati ed evitare licenziamenti coatti. La direzione della multinazionale svedese ha inviato la comunicazione dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo di 168 impiegati e quadri. I licenziamenti riguardano Cerreto d’Esi per ora ‘solo’ per 5 impiegati (ma sono stati dichiarati in esubero anche 13 operai). Ciò, viene spiegato dalla multinazionale, alla luce del fatto che "il gruppo Electrolux sta affrontando significative perdite di volumi in un quadro di flessione del mercato europeo". Dunque, si dovrebbe procedere con il licenziamento unilaterale per i 5 colletti bianchi di Cerreto, dove sono stati individuati anche 13 esuberi tra gli operai. Ma, al momento, le tute blu sono escluse da questo procedimento unilaterale appena avviato.
Sara Ferreri