
Massimo Gadda, tecnico dell’Ancona
Senza esaltare e, soprattutto, senza esaltarsi, davanti a oltre cinquecento tifosi giunti dal capoluogo e dintorni, l’Ancona di Gadda supera il primo esame ufficiale della stagione vincendo il preliminare di Coppa Italia per 1-3 al Tubaldi e proiettandosi verso il primo turno che si svolgerà domenica prossima al Bianchelli contro la Vigor Senigallia. Senza esaltare, perché la serata calda di sabato non ha certo aiutato le due formazioni, e senza esaltarsi, appunto, nella consapevolezza che queste partite di agosto valgono quello che valgono e che il successo, per quanto meritato nell’arco dei 90 minuti, è stato favorito anche da una serie di episodi. Che però hanno già messo in mostra alcuni aspetti positivi della squadra che Gadda e il suo staff stanno plasmando da tre settimane: la costante ricerca dell’intesa e del dialogo, alcune individualità di spicco, l’apporto degli under. "Bisogna dare il giusto peso a queste partite – ha detto Massimo Gadda –. Siamo molto contenti perché per noi era la prima ufficiale, siamo contenti perché c’era tanta gente e sappiamo quanto i tifosi abbiano sofferto dal 4 giugno in poi. Fermo restando che comunque abbiamo fatto un grande primo tempo, di qualità, un po’ meno la ripresa in cui abbiamo avuto un po’ meno qualità nelle ripartenze, ma abbiamo sempre cercato di aggredire in avanti, di recuperare palla. Una vittoria più che meritata e una prova positiva che ci deve dare consapevolezza. Sappiamo che il percorso è lungo, ma siamo soddisfatti, alla fine è stata una bella serata".
Sulla medesima lunghezza d’onda capitan Filippo Boccardi, all’esordio in biancorosso come tutti, alla prima con la fascia di capitano davanti alla tifoseria che a fine partita ha sottolineato con cori e applausi il ritorno dei biancorossi in campo e il successo sulla Recanatese. "E’ stata sicuramente una bella serata, con una cornice di pubblico altrettanto bella – ha aggiunto –. Sappiamo che Ancona è una piazza che dà gusto: 500 tifosi alla prima dopo il disastro societario che hanno vissuto, questo fa capire che la gente ci tiene davvero tanto. Daremo tutto ogni volta per renderli più orgogliosi possibile. Siamo partiti tre settimane dopo tutti gli altri, stiamo immagazzinando più lavoro possibile nel minor tempo possibile, ma al di là del risultato, che sicuramente è sempre importante, la cosa che ci portiamo a casa è la voglia, sommata all’intensità e alla determinazione che abbiamo messo in campo. Questo deve essere il nostro punto di partenza. E sono sicuro che con questo ingrediente possiamo giocarcela contro chiunque. Io sul dischetto? Mi considero un rigorista, ma se sarò io quello designato a calciare i rigori non lo so. Sono uno che in carriera i rigori li ha sempre calciati".
Giuseppe Poli