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Gioco online tra pro e contro: "L’importante è utilizzarlo poco"

Gli studi dell'Università della California dimostrano che i videogiochi, se giocati con moderazione, possono migliorare abilità cognitive e riflessi. Tuttavia, l'uso eccessivo può comportare rischi per la salute.

Gioco online tra pro e contro: "L’importante è utilizzarlo poco"

Giocare online è una delle attività preferite di noi giovani. In qualunque modo la si pensi, non si può negare che tantissimi ragazzi occupano una parte del loro tempo libero a sfidarsi con i loro amici con videogame di vario genere. Ma i videogiochi sono solo ed esclusivamente dei nemici? Questa è una domanda che, se fosse posta ad individui con età diverse, otterrebbe risposte altrettanto differenti. La maggior parte degli adulti (soprattutto genitori) risponderebbe con un secco "sì", elencando una serie di disturbi correlati all’uso prolungato dei videogiochi: "fanno perdere il contatto con la realtà", "provocano depressione" e "dipendenza". È innegabile che giocare, soprattutto online, per un tempo eccessivo, comporta problematiche legate alla salute e alla socializzazione dei ragazzi. Tuttavia, se lo stesso quesito venisse rivolto a degli adolescenti, le risposte metterebbero in risalto un punto di vista opposto. La comunità scientifica ha deciso di provare a dare una risposta a tale questione, con studi e ricerche specifiche.

L’Università della California, attraverso il lavoro condotto dal Dipartimento di Neurobiologia e Comportamento, ha analizzato la situazione e ha mostrato come alcuni videogiochi, se utilizzati per un tempo definito, possono essere considerati come un allenamento intensivo di diverse abilità e possono portare anche a miglioramenti strutturali a livello cerebrale. Sembrerebbe, ad esempio, che giocare per almeno trenta minuti al giorno, per un paio di mesi, possa portare a un incremento neuronale; una delle tante altre capacità che i videogiochi allenano è il "problem solving", cioè la competenza di risolvere più velocemente e in modo migliore un problema. La ricerca ha precisato che anche i riflessi possono migliorare, attraverso un allenamento, ad esempio, nei videogame e nei giochi molto movimentati.

Un’altra capacità che verrebbe stimolata sarebbe la creatività, stimolata molto dai giochi "sandbox" che, con un po’ di fantasia, riescono a far creare delle vere opere d’arte. In conclusione, bisogna però sempre ricordare che ogni cosa, se usata nella maniera sbagliata e troppo prolungata, nel tempo ha degli effetti collaterali da considerare seriamente. Va bene, dunque, giocare, ma con moderazione e intelligenza.

Mattia Cascavilla IIIC