Green pass falsi ad Ancona: altri 35 provvedimenti cautelari

E' l'epilogo all'operazione del 10 gennaio sulle finte inoculazioni del vaccino anti Covid

Controllo di un Green pass

Controllo di un Green pass

Ancona, 21 febbraio 2022 - Euro Green pass2, la vendetta. Gli attesi provvedimenti restrittivi figli della prima ondata che aveva portato in carcere l'infermiere Emanuele Luchetti e ai domiciliari l'avvocato Gabriele Galeazzi e il ristoratore civitanovese Daniele Mecozzi, sono arrivati. Dalle prime ore della mattinata odierna è in corso un’articolata attività di polizia giudiziaria, condotta dalla Squadra Mobile di Ancona e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona finalizzata all’applicazione di 35 provvedimenti cautelari emessi dal GIP di Ancona.

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Gli sviluppi investigativi hanno accertato responsabilità di più soggetti, indagati in merito ai reati di corruzione, falso ideologico, peculato, continuati e in concorso, finalizzati ad ottenere, previo corresponsione di somme di denaro, l’indebito rilascio delle certificazioni Green Pass, attraverso la finta inoculazione del vaccino. Gli odierni e ulteriori provvedimenti cautelari rappresentano l’epilogo del prosieguo dell’attività investigativa svolta dopo l’applicazione di 50 misure cautelari avvenuta in ordine ai medesimi capi di imputazione il 10 gennaio scorso.

La seconda tranche dell’attività investigativa ha consentito di delineare altre posizioni indiziarie, rafforzando, inoltre, quelle già acclarate a carico dei principali indagati, già sottoposti dal 10 Gennaio a provvedimenti cautelari. Su richiesta del Procuratore della Repubblica di Ancona, il GIP ha emesso altri 5 provvedimenti di custodia cautelari già emessi a carico dei principali indagati, ancora sottoposti dal 10 Gennaio alle medesime restrizioni. Due le nuove misure cautelari di arresti domiciliari. Ventotto gli ulteriori obblighi di dimora e di presentazione alla p.g. con divieto di uscire di casa nella fascia oraria dalle 21 alle 6 del mattino.

Le attività d'indagine della squadra mobile di Ancona hanno consentito non solo di confermare il modus operandi truffaldino, con i vaccini effettuati per finta e gettati via al solo scopo di ottenere i green pass dietro tangenti, ma di ampliare il raggio d'interesse che coinvolge un numero sempre maggiore di persone. E l'impressione è che non sia finita neppure qui.