REDAZIONE ANCONA

Hub Amazon, crescono i timori per la viabilità

Il Comitato dei cittadini di Chiaravalle chiede interventi e dall’opposizione arrivano critiche per l’immobilismo dell’amministrazione

Il governa. tore delle Marche Acquaroli alla presentazione della grande struttura

Il governa. tore delle Marche Acquaroli alla presentazione della grande struttura

Entrerà in funzione tra poco più di sei mesi il mega hub Amazon accanto all’Interporto, salgono le preoccupazioni di chi vive alla Coppetella e a Chiaravalle. Si è riunito nei giorni scorsi in assemblea il comitato La Coppetella, al centro anziani alla presenza dell’assessore chiaravallese ai Lavori pubblici Andrea Alcalini che ha ascoltato le richieste per valutare "eventuali interventi".

"L’apertura del polo Amazon – ha evidenziato il presidente del comitato Roberto Bolognini - porterà pesanti disagi specie per i mezzi pesanti perché il traffico dalla costa verso interporto passa tutto per Chiaravalle. Tutte le grandi infrastrutture viarie sono a valle: porto, aeroporto, caselli autostradali. E questo aumenterà traffico a valle".

"Non si riuscirà a passare né respirare. E’ opportuno fare qualcosa perché la situazione rischia di essere grave" ha aggiunto Marina Morosetti sempre per il comitato. A intervenire a Chiaravalle è l’opposizione tramite il consigliere Matteo Bitti: "Sono felice perché sembra che finalmente il tema stia suscitando l’interesse dell’opinione pubblica chiaravallese. Di ciò dobbiamo ringraziare anche il lavoro del comitato. Mi rincresce constatare che l’amministrazione di Chiaravalle, così come quella di Monte San Vito, continuino con la litania del: ‘Non possiamo fare nulla’ e ‘La Regione è assente’. Se è vero che la Regione è di fatto il grande assente in questa partita, non posso accettare la prima. Il Comune di Chiaravalle deve già da oggi (anzi, doveva già un anno fa) mettere in atto un piano di tutela del territorio e, quindi, dei suoi cittadini. Come gruppo Insieme per Chiaravalle, abbiamo fatto proposte concrete e ci siamo sempre detti pronti a considerare anche proposte dalla maggioranza, che ad oggi non sono pervenute. Via Verdi deve diventare una strada in cui i camion, così come il traffico veicolare, non abbiano convenienza a passare. Attraverso telecamere, dossi, restringimenti di carreggiata, segnaletica orizzontale sempre visibile, attraversamenti illuminati e sicuri, e un aumento dei controlli. Lo stesso dovrà essere fatto per via Rosselli. Va poi avviato uno screening sul traffico che servirà come base per lo studio di ciò che avverrà una volta che Amazon sarà insediato. Il secondo livello è quello della pressione politica nei confronti della Regione, e non solo, per attuare investimenti. Scenari del genere non si risolvono – conclude Bitti - senza investimenti, e le uniche opzioni possibili sono due: il raddoppio della statale 76 e del casello di Ancona Nord oppure la realizzazione di una tangenziale che alleggerisca via Verdi. Non abbiamo scelto nessuna soluzione specifica, ma siamo aperti a entrambe, purché ci si lavori".

Sara Ferreri