
Uno dei tanti litigi all’aeroporto di Madeira dove 200 italiani sono rimasti bloccati
Tanti italiani sono tornati a casa con il volo di domenica pomeriggio, altri si trovano ancora a Madeira. La situazione in aeroporto era incandescente. Dalle 18 di Ferragosto circa 200 italiani sono rimasti bloccati all’aeroporto dell’isola del Portogallo a causa della cancellazione del volo della compagnia Wizz Air per maltempo, senza alcuna assistenza in aeroporto, trasferimento in albergo né riprogrammazione del volo. Il neo consigliere di maggioranza di Osimo Stefano Pesaresi con la fidanzata Sara sono tra coloro che hanno appena fatto ritorno a casa con il volo partito appositamente dopo le sollecitazioni della Farnesina: "Gli italiani che sono rimasti sull’isola erano 25 quando domenica pomeriggio siamo partiti noi, non sono stati imbarcati perché hanno chiesto il rimborso senza acquisto di un nuovo biglietto. E’ stata un’odissea. Per quanto ci riguarda la vogliamo finire qui, ci hanno tenuto in sospeso per tre giorni e con il ritorno a casa dall’aeroporto di Fiumicino a Roma chiudiamo quest’esperienza. Sono contento di essere tornato domenica (nonostante i costi esorbitanti sostenuti in tre giorni di permanenza in più) e non il 29 quando ci sarebbe stato il prossimo volo in pratica". Sta valutando invece la richiesta dei danni la famigliola osimana, mamma, papà e bimbo di due anni, che è rimasta a Madeira e dovrebbe partire domani. Intensa è la comunicazione nel gruppo Whatsapp creato dagli italiani rimasti fermi sull’isola, la maggior parte dei quali sta organizzando una class action contro la compagnia aerea. Stanchi, esasperati per la lunga attesa per il rientro in Italia e per i disagi subiti, ci sono anche loro tra quelli costretti a dover affrontare spese supplementari per alloggi, vitto, anche di mille euro. "La cosa più difficile è stata la prima notte in aeroporto. Siamo stati costretti a cercare da soli su booking.com un alloggio e c’erano solo soluzioni da 450 euro minimo – racconta la mamma -. Non ce lo potevamo permettere. Abbiamo "dormito" seduti. La mattina dopo hanno rimandato più volte il volo fino alla cancellazione definitiva. Siamo rimasti in tutto 25 ore in aeroporto. Per non ripetere l’esperienza della nottata, grazie alla nostra agenzia abbiamo trovato un volo di ritorno e un posto nel villaggio in cui eravamo stati la scorsa settimana. I soldi sono tanti ma non potevamo fare diversamente. Per il piccolo abbiamo trovato un passeggino abbandonato. Un incubo. La cosa più grave è che non ci hanno fornito alcun tipo di assistenza né telefonica né fisica non riuscendo a comunicarci in nessun modo. Non siamo sicuri nemmeno dei rimborsi. Speriamo di ricevere una rivincita".