Ancona, 9 gennaio 2025 – "Villa Romana" compie cento anni ed entra nella lista dei ristoranti più longevi di Ancona. A gestirlo, ora, è Mara Giantomasso, insieme ai familiari e ai collaboratori più stretti. È lei che sta continuando l’impresa iniziata da nonno Diomede, una mente brillante, uno spirito imprenditoriale incredibile. È una storia che parte da lontano, quella di Villa Romana, che affonda le proprie radici nel 1925: "Siamo arrivati alla terza generazione – spiega la titolare, che insieme ai dipendenti ha spento cento candeline – Si deve tutto a mio nonno, che era andato a fare il militare a Roma".
È qui, nella Capitale, che nonno Diomede si stabilì con la moglie Chiara e iniziò a vendere il vino delle nostre zone, quelle di Ancona: "Allora, commercializzava un vino che si produceva a Montebaldino, proprio qui sopra – prosegue Giantomasso – Quando tornarono in città, decisero di aprire un bar in Corso Mazzini (di fronte all’attuale Tazza d’Oro, ndr). Ma con una bambina piccola era difficoltoso fare sempre avanti e dietro".
Un colpo di fortuna, un annuncio di un terreno in vendita e la lungimiranza di mettere su un’attività: "Nonno Diomede acquistò i terreni dove sorge ora ´Villa Romana´, facendo casa e bottega". Fu lui – uomo d’altri tempi – a costruire il ristorante: pezzo dopo pezzo, mattone dopo mattone: "Parlare di ristorazione, negli anni Venti, è un po’ troppo – sorride la nipote – Certo è che da qui continuò a vendere il vino. E i clienti che arrivavano ne approfittavano per una gita fuori porta. Spesso – ricorda – si fermavano per il pranzo che portavano da casa". Così, oltre al vino, iniziarono a pagare "lo scomodo, una sorta di mancia per l’occupazione del tavolo".
´Villa Romana´ era davvero agli albori: è nel ’51 che le redini passano al figlio del fondatore, Stenio: "Marisa, mia madre, subentrerà solo negli anni ‘70". Fra i tavoli di ´Villa Romana´, in un’oasi verde su uno dei punti panoramici più suggestivi di Ancona, arrivano una vivace Rita Pavone e un affermato Tony Renis. Più di recente pure il conduttore tv Massimiliano Ossini. Modernità e tradizione, con le tagliatelle al ragù e il pollo in potacchio che sono un must, superato solo dai tortelloni di carne al limone. Cento anni di storia significano pure una società che cambia: "Allora, si lavorava soprattutto alla domenica, con i matrimoni, o durante le feste comandate. Ora, invece, si lavora sempre – riflette Giantomasso – pure nei giorni infrasettimanali, per il gusto e il piacere di stare insieme", di una socialità da recuperare e mantenere. "Sono cambiate le esigenze" e i ritmi di vita, ma ´Villa Romana´ – questo è certo – è sempre lì, a cento anni dalla nascita. Con una storia e un futuro ancora tutto da scrivere.