
Scoppia il caso Ibeach in città, con moltissimi anconetani che si rifiutano di scaricare la app e utilizzarla per l’accesso alle spiagge libere di Mezzavalle e Portonovo. L’applicazione digitale era stata adottata lo scorso anno con successo dall’amministrazione comunale come conseguenza della pandemia, per regolamentare l’accesso alle spiagge ed evitare assembramenti, garantendo un numero massimo di persone e il distanziamento tra bagnanti. In realtà Ibeach, lanciata nel 2016 da quattro giovani soci dell’omonima start up (Angelo Abate, Marco Santilli, Alessandro Pesarini, Alessio Cesaretti) era nata per facilitare la gestione delle prenotazioni telefoniche degli stabilimenti, poi integrata con un vero e proprio servizio di booking online. Ma con la diffusione del Covid-19 si era rivelata particolarmente utile per regolamentare l’accesso alle spiagge. Dopo che l’amministrazione comunale ha annunciato che anche per questa estate sarà necessario riservarsi un posto in spiaggia libera utilizzando la app (o in alternativa chiamando il numero telefonico dedicato 3202841150 e 3202933327) molti sono però insorti non capendo le motivazioni di tale scelta. "Da lunedì saremo in zona bianca, perchè è ancora necessario prenotare per andare in spiaggia libera?" la domanda più frequente rivolta dagli utenti che si sono sfogati soprattutto attraverso i social. Intanto tra ieri e oggi sono state oltre duemila le prenotazioni online, che hanno fatto registrare il tutto esaurito, anche se non erano presenti steward o altri addetti ai controlli, così anche chi non aveva prenotato ha potuto comunque godere del mare nelle spiagge libere cittadine. Circa 800 i posti disponibili a Mezzavalle, e altrettanti a Portonovo (tra la Torre, Capannina, Fortino e Ramona) e da quest’anno si potrà prenotare anche per mezza giornata (mattino dalle 7 alle 13 o pomeriggio dalle 13 alle 20). Ieri stando al report del Comune sono state effettuate 1.058 prenotazioni e oggi 1.040 a Portonovo, di cui 845 giornalieri, 104 al mattino e 108 al pomeriggio. La maggior parte dei bagnanti provengono dal capoluogo e una piccola percentuale sono turisti da fuori regione. Intanto contro la prenotazione obbligatoria si è scagliato anche il comitato Mezzavalle Libera come riferito ieri.