
Il centro si svuota: saracinesche chiuse per otto
Otto negozi chiusi nel salotto buono in meno di un mese. Diversi i motivi anche dovuti a vicende personali degli esercenti, ma soprattutto da ricercare nei minori incassi e nella difficile congiuntura economica dovuta all’aumento del costo della vita e alla riorganizzazione delle catene in franchising. Così, solo per restare alle ultime settimane sono cresciute tra corso Matteotti e via Pergolesi le serrande abbassate e i cartelli affittasi e vendesi. Le due più recenti e ‘clamorose’ quelle del negozio di abbigliamento e intimo Tezenis lungo il corso e della gelateria pasticceria Victorja in via Pergolesi (o degli Orefici), vicino al palazzo della Signoria. Il soldatino dello Schiaccianoci scelto dai commercianti per abbellire gli ingressi e le vetrine lo scorso Natale in alcuni casi sono rimasti affissi nonostante siamo a metà gennaio inoltrato.
E’ il caso della gelateria Victorja che aveva aperto i battenti alcuni anni fa nei locali di via Pergolesi dove negli ultimi giorni è comparso il cartello affittasi. La gelateria aveva posizionato anche sedute e tavolini in piazza Colocci. Pochi metri più giù e troviamo abbassata la saracinesca anche di un altro negozio alimentari: American Bakery. Non è arrivato allo scorso Natale invece il negozio di borse "Carpisa" a due passi da piazza della Repubblica. Anche in questo caso una catena che non ha retto il mercato jesino del salotto buono. Ha deciso di abbassare la saracinesca anche un altro negozio di abbigliamento "Perla &Co" lungo corso Matteotti. A chiudere nei giorni scorsi anche un negozio di cover per cellulari lungo via Pergolesi. Un dopo Natale piuttosto amaro per il salotto buono jesino che ha visto negli ultimi mesi alcune aperture come il negozio di generi alimentari Vegan ‘tasty poke’ della parte alta di corso Matteotti.
"Ogni esercizio commerciale che chiude – commenta l’assessora al commercio Emanuela Marguccio interpellata dal Carlino - è una ferita profonda per la città. Continueremo a individuare tutte le azioni possibili per contribuire a invertire una tendenza nazionale che, per essere arrestata, necessita di un percorso condiviso con gli operatori del settore a tutti i livelli". Non è stato rinnovato dalla giunta Fiordelmondo il bando elaborato dalla vecchia giunta Bacci per incentivare le nuove attività in centro storico e nei borghi. Si trattava dell’esenzione sulla tassazione locale per quei giovani che tentavano di investire in nuove attività commerciali.
Sara Ferreri