
Una delle proteste contro l’impianto dei rifiuti
Impianto per il trattamento rifiuti Edison alla Zipa, via libera dopo un consiglio fiume in cui la questione è stata trattata ben quattro volte, alla petizione di oltre 3mila cittadini che hanno detto no all’insediamento.
Tutta l’aula, 20 i presenti, ha votato la pratica relativa alla petizione.
A scatenare polemiche soprattutto l’opposizione e in particolare JesiAmo che ha chiesto chiarimenti sull’"anno di silenzio in cui l’amministrazione comunale pur essendo a conoscenza della fase preliminare del progetto da maggio 2023, non ha informato la città e i gruppi politici".
"E’ inevitabile che ci siano stati dei contatti (lo scorso anno, ndr) – ha ammesso per la prima volta il sindaco Fiordelmondo -: non è pensabile che Edison venga qui e non si affacci alle porte del Comune, ma deve essere chiaro che il procedimento che ha iniziato nel 2023 al quale l’amministrazione attraverso il suo ufficio tecnico ha dato risposta, non metteva sul piatto, per quanti elementi ci fossero, la domanda dell’autorizzazione. Quindi non era richiesta l’espressione al consiglio comunale e soprattutto fino a luglio 2024 non c’era il progetto su cui siamo chiamati ad esprimerci".
Poi sul no, "arrivato tardi" dalla giunta secondo l’opposizione, il sindaco ha replicato: "Per poter aprire bocca, perché se apre bocca Il sindaco non è come se lo fa uno che c’ha la maglietta con scritto: ‘No amianto’, servono argomentazioni tecniche, giuridiche".
Argomentazioni che saranno portate in conferenza dei servizi e non anticipate, a detta del sindaco che ha aggiunto verso gli scranni della minoranza: "Se cercate un capro espiatorio non lo troverete".
A fargli eco l’assessora Valeria Melappioni: "Nella lettera del nostro dirigente comunale ing. Messersì si ribadisce che la scelta viene data al consiglio comunale. Ma perché si sottovaluta questo passaggio? Il distributore Coop nel recente passato si è fermato con il voto del consiglio comunale, anche se la conferenza di servizi aveva dato parere favorevole. Con quella lettera si è detto: ‘Sarà la politica a scegliere. La scelta finale verrà fatta al consiglio comunale’".
Di diverso avviso Milva Magnani coordinatrice Fdi Jesi: "L’impianto è considerato strategico a livello nazionale. Una volta approvata la Via ci sarà solo un passaggio in consiglio comunale entro 60 giorni, ma solo per una ratifica a cui il Consiglio non può dire no". Per l’amministrazione si tratta di "mala informazione" e annuncia futuri chiarimenti.
Sara Ferreri