
Il modello Quadrilatero di Baldassarri "Ancona torni a essere capoluogo"
di Sara Ferreri
"Ancona deve tornare a essere reale capoluogo di regione perchè oggi è molto isolata e soffoca nel traffico di mezzi e auto in uscita dal porto i quali transitano in pieno centro. I progetti ci sono, li ho portati all’attenzione del governo e siamo pronti a svilupparli con l’Istao". Così l’ex viceministro dell’Economia e presidente Istao, il maceratese Mario Baldassarri ospite del club Nova Aesis al circolo cittadino di Jesi. Il padre (assieme al compianto Gennaro Pieralisi) della Quadrilatero che ha potenziato e velocizzato i collegamenti del centro Italia ha affrontato i nodi infrastrutturali e le criticità che ingessano l’economia e lo sviluppo marchigiano.
Per quanto riguarda il capoluogo dunque le ricette sono: "Via le auto che scendono dai traghetti e i mezzi pesanti dalla chiesa del Sacramento. Spostamento della stazione ferroviaria all’Aspio Varano, per lasciare spazio ad una bretella autostradale che si finanzierebbe con un euro di pedaggio". "Oggi, o le Marche colgono le occasioni che hanno per riposizionarsi sul piano strategico in termini infrastrutturali oppure si giocherà lo sviluppo economico del XXI secolo. Le nostre generazioni che molto hanno preso dal territorio hanno il dovere di lasciare qualcosa alle nuove generazioni. Io sogno di lasciare qualcosa che possa essere importante per lo sviluppo di quest’area".
Il collegamento tra porto, aeroporto e Interporto per l’ex viceministro dovrebbe essere quindi agevole e diretto. "Il triangolo Jesi-Chiaravalle-Ancona è l’unico hub dell’Adriatico che guarda ai Balcani. Potenzialità enormi ancora tutte da sfruttare". Per l’ex viceministro Baldassarri che ripropone il modello Quadrilatero anche per altre infrastrutture da realizzare nel centro Italia "è imprescindibile l’arretramento della ferrovia Adriatica. Abbiamo visto proprio in queste ore che succede se si interrompe la linea ferroviaria (dice riferendosi al grave incidente ferroviario, ndr). L’alta velocità è fondamentale e va realizzata laddove possibile".
Il presidente Istao boccia l’idea di realizzare dei by pass ferroviari in corrispondenza di ogni città: "Avremmo una linea ferroviaria ad onde" spiega. Poi sulla Orte Falconara: "Di fatto spenderemo 400 milioni perché tra Fabriano, Foligno e Spoleto c’è un solo binario. Oggi i capistazione si telefonano per fermare il treno e consentire il passaggio. Quattrocento milioni di euro serviranno principalmente per il raddoppio di un binario disegnato cento anni fa". Quella che manca per il presidente Istao "è la ragionevolezza del confronto politico per un progetto complessivo e lungimirante".