MARINA VERDENELLI
Cronaca

Il muretto della discordia. Aggredisce a calci e pugni il vicino per vendicarsi

Animi accesi a Varano tra un residente e il titolare di un capannone edile per colpa di un cordolo di cemento. A processo un 56 anni per lesioni gravi.

L’11 dicembre del 2020 l’81enne sarebbe stato malmenato dal marito della donna che aveva rimproverato. L’imputato. era sceso da casa per gettare la spazzatura. Di sotto ha incrociato l’anziano

L’11 dicembre del 2020 l’81enne sarebbe stato malmenato dal marito della donna che aveva rimproverato. L’imputato. era sceso da casa per gettare la spazzatura. Di sotto ha incrociato l’anziano

Un cordolo di cemento che separava un condominio da un capannone di attrezzi edili, sede lavorativa del proprietario, avrebbe innescato una diatriba tra un residente e il titolare del capannone sfociato in una aggressione fisica a suon di calci e pugni. Quel muretto infatti, in uno stabile che si trova nella frazione di Varano, veniva spesso trovato danneggiato, i mattoni finivano fuori posto, l’intonaco perdeva pezzi. Un pomeriggio ci è finita sopra, con l’automobile, la moglie di un residente che si è presa il rimprovero del titolare del capannone. Il marito della donna alla prima occasione l’avrebbe fatta pagare al proprietario facendolo finire in ospedale con le costole rotte e varie contusioni. Quella presunta vendetta è finita in tribunale dove il picchiatore, un 56enne anconetano, è a processo davanti alla giudice Paola Moscaroli per lesioni aggravate. Giovedì ha testimoniato la vittima in tribunale, un 81enne anconetano, parte civile con l’avvocato Roberto Regni, sostituito in udienza dalla collega di studio Silvia Paoletti. "Vedevo spesso quel cordolo rovinato - ha raccontato l’anziano in aula -. Un giorno ero all’intero del capannone quando ho sentito un grande botto. Sono uscito fuori e ho visto la moglie del vicino che con la sua automobile era salita sul muretto sfasciando tutto. Le ho detto di stare più attenta e di passare più larga che di posto ce n’era tanto da far passare un autotreno. Quella donna mi ha risposto adesso ti faccio spaccare la bocca da mio marito". L’11 dicembre del 2020 l’81enne sarebbe stato malmenato dal marito della donna che aveva rimproverato. L’imputato, difeso dall’avvocato Francesca Di Ciommo, era sceso da casa per gettare la spazzatura. Di sotto ha incrociato l’anziano. "Mi ha guardato brutto - ha raccontato sempre la vittima in tribunale - gli ho detto abbiamo qualcosa da spartire io e te che mi guardi così? Poi sono entrato nel mio magazzino. Lui mi ha raggiunto e mi ha aggredito alle spalle, mi ha preso sotto la gola e diceva ti ammazzo ti ammazzo. Mi ha rotto tutti i denti, ancora oggi ho dolori. Non riuscivo nemmeno a prendere il cellulare per chiedere aiuto. Poi ho chiamato uno dei miei operai che erano fuori per lavoro. È rientrato e ha chiamato l’ambulanza". Il pronto soccorso ha dato una prognosi di 20 giorni all’81enne, per frattura al costato destro e policontusioni da percosse. Il medico di famiglia gli ha aumentato i giorni fino a 50.