PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Il pronto soccorso si allarga: ecco l’Obi

Inaugurata dopo anni di attese l’Osservazione breve intensiva di 300 metri quadri: "I lavori continuano anche per la nuova sala emergenze"

di Pierfrancesco Curzi

Oltre il 200% in più di pazienti con traumi maggiori dal 2016 ad oggi, così il pronto soccorso allarga gli spazi per limitare i danni. Inaugurata ieri mattina, con un taglio del nastro alla presenza di tutte le autorità civili, militari e religiose, la nuova Obi, l’Osservazione breve intensiva, una parte fondamentale del nuovo pronto soccorso che godrà di spazi adeguati, liberandone degli altri per il resto del reparto. L’Obi è una sezione del pronto soccorso nata pochi anni fa con l’obiettivo di creare un filtro intermedio tra ricoveri nei reparti e dimissioni: i pazienti che non sono così gravi da essere trasferiti in reparto, o magari in attesa di un posto letto, ma che allo stesso tempo sarebbe pericoloso e poco saggio dimettere vengono ‘appoggiati’ in Obi per approfondire i rispettivi quadri clinici. Si passa dalle due stanzette di degenza, davvero inadeguate, in fondo al corridoio del pronto soccorso, con 7 posti, ad uno spazio di tutto rispetto, circa 300mq, con 10 posti letto e aree ben divise, ariose, con tanta luce soprattutto la possibilità di un accesso diversificato rispetto al ps per i familiari dei degenti.

L’ingresso è posizionato sul lato sinistro della facciata del pronto soccorso e sarà autonomo: "Un grande traguardo e un grande risultato, c’è voluto un po’ di tempo, ma l’iter è stato complesso dopo anni di stop totale – è stato il commento del direttore generale di Torrette, Michele Caporossi – Non finisce qui, perché a breve partiranno i lavori dell’altra tranche per il nuovo pronto soccorso, allargando la sala emergenza, mentre poi toccherà al resto del reparto in relazione all’arrivo del nuovo Salesi".

Il primo pezzo di una rinascita dopo quasi dieci anni di immobilismo a causa di strategie differenti, appalti fasulli e ricorsi. La vecchia idea dell’ex primario del pronto soccorso, Stefano Polonara, inizia a vedere la luce, il reparto si allarga, finalmente, adeguandosi a quelli che sono i numeri: dal 2016 al 2019 gli accessi in pronto soccorso sono aumentati del 10% e i codici più critici, giallo e rosso, sono cresciuti dal 22 al 28% del totale. Venendo al cuore della discussione odierna, anche in Obi l’aumento delle persone curate è stato costante: "Dal 2016 al 2019 – ha ricordato il primario di pronto soccorso e medicina d’urgenza, da cui dipende l’Obi, Aldo Salvi – gli accessi sono aumentati di parecchie unità. L’anno scorso hanno superato quota 2.400, quest’anno siamo ancora fermi a 1.250, mancano tre mesi ma soprattutto a marzo ed aprile, a causa dell’emergenza Covid, gli accessi si sono quasi azzerati: 1 a marzo e 4 ad aprile. Sì, adesso cominciamo a ragionare. Grazie alla direzione generale e sanitaria la prossima settimana partono i lavori per raddoppiare la sala emergenza". L’Obi è diretta dalla dottoressa Susanna Contucci: "Siamo stati in prima linea durante la prima parte dell’emergenza Covid e restiamo pronti per qualsiasi necessità. La nuova Obi ci permetterà di fare un salto di qualità e i ringraziamenti, oltre ai vertici dell’ospedale, vanno ai miei colleghi, medici, infermieri e tecnici che lo hanno consentito".