GIUSEPPE POLI
Cronaca

Il rebus via della Loggia. Senso unico senza cartelli. Bus e auto sbagliano strada

Prima giornata difficile in centro per la sperimentazione figlia dei lavori di piazza della Repubblica. I tassisti spostati: "Niente polemiche, ma così è dura".

Prima giornata difficile in centro per la sperimentazione figlia dei lavori di piazza della Repubblica. I tassisti spostati: "Niente polemiche, ma così è dura".

Prima giornata difficile in centro per la sperimentazione figlia dei lavori di piazza della Repubblica. I tassisti spostati: "Niente polemiche, ma così è dura".

Via della Loggia a senso unico in direzione del Grand Hotel Palace e del duomo: è operativa da ieri mattina ma sembra più un esperimento che una nuova viabilità dettata dall’allargamento del cantiere di piazza della Repubblica. Il rifacimento dello spazio davanti alle Muse, infatti, prosegue velocemente, allargando i suoi confini verso il palazzo della Rai. Lo spazio per passare, in quel tratto, ormai è ridotto a pochi metri, impossibile che due autovetture possano incrociarsi a meno che una delle due non salga con due ruote sul marciapiede.

Da ieri mattina, appunto, senso unico in quella strettoia con uscita dal centro storico esclusivamente da via Pizzecolli e via Gramsci. Con buona pace di eventuali pullman, ma anche di tutti i mezzi diretti al porto che sbagliano strada – e non sono pochi – arrivando alla sbarra dello scalo Vittorio Emanuele che delimita l’accesso nell’area portuale. Creando un caos che complica le cose anche in via della Loggia, considerando anche il fatto che ieri mattina non c’era ancora nessun cartello a indicare il senso unico con ingresso da piazza della Repubblica, né tantomeno dall’altra parte della strettoia, tra largo Dogana e la piazzetta di Santa Maria della Piazza, dove non era stato ancora posizionato nessun cartello di divieto di transito verso piazza della Repubblica.

Per fortuna ci ha pensato una pattuglia della polizia locale a fermare ogni tentativo di passaggio nel senso vietato, con più di un agente che ha turno ha dovuto spiegare a tutti gli automobilisti che arrivavano in prossimità della strettoia di via della Loggia che dovevano fare inversione di marcia, salire verso il duomo, svoltare per piazza del Senato e scendere, appunto, per via Pizzecolli e via Gramsci. Una viabilità in senso orario, insomma, che però ha colto di sprovvista anconetani e turisti. Pochissimi, infatti, come confermato dalla polizia locale, ieri mattina erano a conoscenza della novità.

Tra l’altro nella strettoia si inseriscono anche via Catena, via Bonda e via Aranci, stradine con alcuni garage e stalli per la sosta, e chi esce da quelle vie e non è a conoscenza della novità, svolta a sinistra per uscire dal centro storico, e finisce, magari, per incrociare qualche mezzo proprio dove due auto non passano, come di fronte al palazzo della Rai. Un work in progress, insomma, che intanto – ironia della sorte – ha finito per trasformare via della Loggia quasi in un percorso pedonale, con molte meno auto del solito e tante persone che camminano in mezzo alla strada. Mentre a pochi metri da lì basta un camion con rimorchio destinato al porto e pronto alla svolta verso lo scalo Vittorio Emanuele, dove ora si trovano i taxi, per seminare il panico tra mezzi parcheggiati lungo la discesa, auto ferme intorno alla chiesa del Sacramento e altre che devono proseguire verso via della Loggia. Il tutto in uno stretto snodo stradale che sembra reclamare urgentemente una regolamentazione chiara per tutti, con tanto di adeguata segnaletica.

"Nessuna polemica – spiega Gianluca Mariani, tassista in piazza della Repubblica –: il sindaco ci ha chiesto di avere pazienza e ci ha detto che insieme cercheremo le soluzioni per trovare una collocazione giusta ai taxi. Tanto ci sono i lavori, quindi è naturale che ci sia qualche disagio. La situazione sicuramente non è delle migliori, per parcheggiare qui è un disastro, ma ci mettiamo la buona volontà. La segnaletica del senso unico in via della Loggia ancora non c’è, forse non hanno fatto in tempo, non lo sappiamo. Intanto lavoriamo in una situazione un po’ caotica". "La situazione qui è molto difficile, non c’è segnaletica e alla gente non gliene frega niente se i posti sono destinati a noi oppure no – aggiunge Mauro Marzioni, anche lui alla guida del suo taxi –. Tutto questo ci crea problemi, ma cosa dobbiamo fare? Speriamo che i lavori finiscano presto. Un’alternativa potrebbe essere anche quella di spostarci tutti in stazione, per questo periodo, chiudendo la piazza. Così è davvero difficile lavorare".