
Due si erano cementate al pavimento davanti alle grotte, l’altra era sopra a uno scoglio. Il presidente della Comunità: "Hanno un valore storico, le riportiamo al cimitero".
Ancona, 2 agosto 2025 – Due erano state cementate al pavimento davanti a due grotte, una stava sopra ad uno scoglio davanti alla seggiola del Papa, dove passano centinaia di bagnanti a stagione. Erano lì da anni e rischiavano di andare perse se non fosse stato per l’occhio attento e preparato dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Ancona che le hanno riconosciute e si sono attivati per metterle in salvo. Recuperate dalla spiaggia del Passetto tre lapidi provenienti dall’antico cimitero monumentale ebraico che si trova al parco del Cardeto. L’area verde si sviluppa, per una gran parte, proprio sopra la spiaggia anconetana e le sue caratteristiche grotte. Il recupero è stato fatto giovedì ed durato dalla mattina al pomeriggio perché la procedura ha visto la presenza anche di uno scultore, il maestro Massimo Ippoliti di Jesi, e la partecipazione del presidente della comunità ebraica di Ancona Marco Ascoli Marchetti. "Sono lapidi che con ogni probabilità sono cadute in mare dal Cardeto – spiega Marchetti al Carlino – non sono state rubate, magari qualche pescatore le ha trovate in acqua e poi adagiate sulla terra ferma. Chissà quanti altri anni sarebbero state lì se non fossero state notate. I grottaroli sono stati molto collaborativi per recuperare quelle ormai cementate nelle pavimentazioni davanti alle grotte. Il recupero è stato lungo perché pesano oltre cento chili ciascuna. Non sono lapidi che hanno una ricchezza in denaro ma hanno un valore storico, per la memoria, è giusto rimetterle al loro posto".
Verranno riportate al cimitero ebraico del Cardeto, già nei prossimi giorni. Per ora sono state portate al comando dei carabinieri del nucleo. I carabinieri avevano segnalato tempo fa il ritrovamento e la volontà di riportarle alla loro sede originale, il cimitero appunto, che ne conserva molte altre e fa parte del patrimonio culturale della città. Al Passetto sono andati anche gli addetti della Sovrintendenza di Ancona. Lo scultore Ippoliti era presente per liberarle dalla pavimentazione, sono state smurate, senza danneggiarle. "La comunità ebraica ringrazia per questo recupero – dice Marchetti – adesso si cercherà, se possibile, anche di risalire alla data o eventuali nomi che ci sono incisi, vediamo se sarà possibile decifrarli".
Non si ravviserebbero reati al momento. La spiaggia del Passetto è perlopiù scogliosa, quei reperti nel tempo si sono confusi con gli scogli, scambiati per grandi sassi difficili anche da spostare per via del loro peso massiccio. Non è la prima volta che le lapidi ebraiche siano scivolate dal parco del Cardeto fino al mare sottostante perché il cimiero era proprio a ridosso della falesia. Oggi è in un’area ben recintata e visitabile.