REDAZIONE ANCONA

Il sindaco è alle strette. Piccole prove di dialogo

Consiglio comunale riconvocato per domani: inserite solo le spese per l’alluvione

Le ore scorrono e i problemi a "casa Pirani" restano. Forse domani si aprirà uno squarcio di luce. "Quello che si dice è vero, i problemi non possono essere risolti chiedendo una breve sospensione del Consiglio. Per questo ho preso tempo chiedendo che il civico consesso venga riconvocato", ha ribadito il primo cittadino Francesco Pirani. Il civico consesso, da riconvocare in via d’urgenza in casi simili a questo, può essere fissato nel giro di 24 ore e così è stato. Domani alle 15.30 i consiglieri sono richiamati in aula.

L’ordine del giorno prevede gli interventi di somma urgenza a seguito dell’emergenza maltempo verificatasi a partire dal 18 settembre, il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio e connesse variazioni al bilancio di previsione 2024-2026. In pratica la variazione è stata "spacchettata" perché domani scadrà proprio la somma urgenza. Del resto non c’è traccia. Il centrosinistra sembra soddisfatto, era quello che avevano chiesto, dividere la parte politica dall’alluvione.

Anche i latiniani la mossa è stata accolta positivamente. Ma, ovviamente, non basta. E, infatti, ieri nuovo incontro con il sindaco per parlarne della situazione. Sembra che una mano da parte del primo cittadino sia stata tesa. Che si stia per trovare un accordo, almeno per ora, per rimanere a galla? Il fatto che le linee programmatiche 2024-29 siano state cancellate poi presuppone un rinvio a quando questo accordo sarà davvero nero su bianco. Ma, fino a ieri sera, le acque sembravano ancora agitate e con margini di manovra molto stretti.

In queste giornate febbrili la maggioranza sta cercando con tutte le sue forze di tornare unita. Il tempo del sindaco Pirani, così com’è ora, starebbe infatti per scadere: senza l’approvazione in Consiglio degli atti fondamentali, l’Amministrazione comunale non può andare avanti. Termine davvero ultimo l’approvazione del bilancio a dicembre. Il primo cittadino ovviamente ne è consapevole e conferma: "Non mi dimetto". Anzi, continua a portare avanti il suo lavoro annunciando spesso investimenti e interventi a lungo termine. Non è più segreto ormai il tentativo da parte sua e dei "suoi" di cercare di tirare verso sé un atteggiamento collaborativo per avere voti in consiglio sia tra i "latiniani" che tra i banchi del centrosinistra.

Restano fedelissimi Fratelli d’Italia e gli esponenti in Consiglio delle liste di Sandro Antonelli, ex candidato a sindaco e attuale assessore, con cui è avvenuto l’apparentamento ufficiale al ballottaggio. Una tenuta, quella della maggioranza, che di fatto non c’è mai stata: fin dall’insediamento infatti malumori si sono fatti sentire da parte delle Liste civiche di Latini per lo più che lamentano il mancato riconoscimento del loro ruolo, al tempo del voto, in termini di incarichi.