Il termometro della sfida Simonella attacca, Silvetti cauto E a sinistra tutti d’accordo

L’assessore uscente stuzzica il candidato del centrodestra che sceglie di non replicare. Rubini e Rubegni giocano in casa spesso in linea con Sparapani dopo l’accordo andato in fumo.

Il termometro della sfida  Simonella attacca, Silvetti cauto  E a sinistra tutti d’accordo

Il termometro della sfida Simonella attacca, Silvetti cauto E a sinistra tutti d’accordo

Se si potesse dare dei voti ai candidati a sindaco impegnati nel primo confronto pubblico, probabilmente sarebbe un testa a testa tra Ida Simonella, assessore uscente, e Francesco Rubini (Altra Idea di Città), che però giocava in casa visti i quesiti posti dalle organizzazioni ambientaliste. Daniele Silvetti, leader del centrodestra, ha scelto la strada della cautela, ma forse la sua strategia, quella di non andare troppo sopra le righe in questa prima uscita, era ben studiata a tavolino. Un paio di errori da annotare, sentendo anche l’umore della sala. Il primo non aver fatto alcun riferimento a un tema caldo come la banchina per le crociere al Molo Clementino e il secondo non aver replicato all’unico affondo arrivato dalla sua principale contendente: "Diffidate di chi propone idee realizzabili in vent’anni per non fare nulla nel frattempo" è stato l’affondo della Simonella al momento dell’appello finale diretto a Silvetti che però, nell’ultimo round di risposte, non ha replicato per le rime affidandosi al concetto dell’alternanza. Candidato del centrodestra poco reattivo sul tema del Pia, il piano del professor Bonifazi per l’ambiente del capoluogo, dove peggio ha fatto solo Enrico Sparapani (Movimento 5 Stelle) che non è andato oltre a concetti poco profondi. Come per la maggior parte delle domande a rubare la scena è stato Rubini: "I dati emersi dal Pia sulle polveri sottili sono tre volte sopra la soglia rispetto ai parametri dell’Oms e il doppio rispetto al biossido d’azoto. Bonifazi ci ha detto che in città ci sono stati 500 decessi prematuri in più rispetto alla norma. La centralina alla Cittadella non serve a nulla". Rubegni (Europa Verde) si è difeso piuttosto bene, in fondo lui più di altri si è trovato a suo agio sui temi affrontati dal confronto: "Il Parco del Cardeto va valorizzato – ha detto – facendolo entrare nell’area del Parco del Conero. Sono per la realizzazione di orti botanici al Cardeto e alla Cittadella".

Analizzando le risposte di Rubini, Rubegni e Sparapani emerge spontaneo un ripianto da parte loro: non essere stati capaci di trovare un accordo sul candidato unico e una sintesi, visti che sui temi ambientali i programmi sono un copiaincolla perfettamente aderente. Sulle Ztl, sui parcheggi scambiatori, sulla metropolitana di superficie, sulla cura del verde ecc. Eppure, seppur da sola su buona parte dei temi, la Simonella è riuscita a spiegare alla sala, composta da tutte le fazioni di supporter in campo, le sue ragioni dimostrando sicurezza: "Come ben sa la Presidente del Consiglio, stare all’opposizione è molto più facile ed è normale che io sia più sotto i riflettori della città per i dieci anni di lavoro in giunta e per le cose non fatte" ha ricordato la Simonella.

Pierfrancesco Curzi