
Nella foto l’incontro dei giorni scorsi con Edison e l’amministrazione comunale
Impianto Edison per il trattamento dei rifiuti pericolosi e non alla Zipa, il maggior partito al governo della città, tirato per la giacchetta da tempo e da più parti, per la prima volta dice un "secco no" all’impianto ma viene attaccato subito da Confindustria. "Il Pd – sottolinea il segretario Stefano Bornigia – ha tenuto fin dall’inizio di questa vicenda una posizione tesa a raccogliere più informazioni competenti possibili per maturare una propria posizione. Non voglio polemizzare con chi ha strumentalizzato in modo spregiudicato la vicenda per fini esclusivamente politici, quando si parla alla città è necessario dire la verità. Anche se non è la prima volta che lo ribadiamo, per le criticità già evidenziate, cioè il dimensionamento e l’ubicazione dell’impianto e anche a fronte di un parere competente espresso dall’Università Politecnica delle Marche al tavolo tecnico del 5 agosto, il nostro sarà un secco no all’ insediamento dell’impianto che, nelle condizioni odierne, esprimeremo anche in Consiglio". "Il documento del dipartimento di scienze e ingegneria della materia, dell’ambiente e urbanistica dell’Univpm – replicano da Confindustria Ancona – non è stato diffuso a terze parti rispetto al committente Confindustria Ancona, tantomeno ad esponenti della sezione di Jesi del Pd. Appare di tutta evidenza che i contenuti del documento redatto dall’Univpm ed eventuali pareri in merito all’opportunità o meno di realizzare la piattaforma non possono essere considerati come riferimento per eventuali posizioni politiche espresse dalla sezione di Jesi del Pd in quanto ad essa non noti".
"Entro il 31 ottobre prossimo – aggiungono da Confindustria - verrà elaborata la seconda relazione con analisi e valutazioni quantitative di dettaglio di aspetti tecnici, funzionali ed ambientali presentati, anche in considerazione della disponibilità manifestata da Edison a condividere dati e caratteristiche del progetto".
Dall’opposizione JesiAmo incalza: "Finalmente il Pd esprime contrarietà anche se non fino in fondo, quell’ "alle condizioni odierne" sono nuovamente una mano tesa alla multinazionale. Basta con questi sotterfugi: il Pd dica chiaramente cosa chiede ad Edison e per quali condizioni stanno trattando. Il sindaco convochi nuovamente, senza esitare, i vertici Edison e comunichi loro la volontà della città: non è nostra intenzione ospitare quell’impianto. Lo faccia subito, prima di qualsiasi istruttoria, prima che il procedimento continui il suo iter, prima del 29 agosto (data dell’incontro coi capigruppo per avviare l’inchiesta pubblica, ndr)".
Sara Ferreri