Imprese e famiglie in difficoltà Crescono prestiti e finanziamenti

Secondo Bankitalia, la ripresa post pandemia, avviata nel 2021 è stata arrestata dai rincari dovuti al conflitto in Ucraina

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Anche nelle Marche la ripresa dei livelli di attività che si era avviata nel 2021 in tutta Italia è proseguita nell’anno in corso, per poi arrestarsi nel terzo semestre a causa dei rincari energetici e, più in generale, per il rigonfiamento dei prezzi causati dal conflitto in Ucraina. In base all’indicatore trimestrale dell’economia regionale, elaborato dalla Banca d’Italia e presentato ieri nella sede anconetana, durante il primo semestre del 2022 il prodotto marchigiano sarebbe cresciuto del 5,7 per cento. Come detto, nel terzo semestre si è assistito poi al progressivo deterioramento del quadro congiunturale, con un clima di incertezza e preoccupazione. Nell’industria, l’attività è cresciuta in tutti i principali settori di specializzazione della manifattura regionale, "facendo registrare un diffuso aumento delle vendite nel calzaturiero nei primi nove mesi del 2022, dopo la debole dinamica dell’anno precedente – spiega il direttore della sede anconetana di Banca d’Italia, Maurizio Cannistraro – Oggi, le prospettive sono connotate dall’incertezza: gli imprenditori si muovono con massima cautela, mentre le famiglie riducono i consumi".

"Le imprese stanno reagendo – spiega Alfredo Bardozzetti di Banca d’Italia - , per esempio aumentando i prezzi di vendita, sulla riduzione dei margini di profitto, cambiando fornitori e rinegoziando dei contratti".

Nella prima metà del 2022 , invece, è proseguita la crescita dei prestiti bancari a clienti residenti nelle Marche. I prestiti alle imprese hanno accelerato e tra i finanziamenti alle famiglie, sono aumentati sia i mutui per l’acquisto di abitazioni che il credito al consumo. I depositi bancari di famiglie e imprese hanno rallentato, dopo l’espansione connessa con l’accumulo di liquidità.

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