
Che la serie C l’anno prossimo possa fare ricorso a dei ripescaggi per ricomporre le sessanta squadre al via sembra...
Che la serie C l’anno prossimo possa fare ricorso a dei ripescaggi per ricomporre le sessanta squadre al via sembra ormai più di un’ipotesi. Da qui al fatto che l’Ancona possa essere ripescata, però, ce ne passa. Andando per ordine: nel girone C di serie C ci sono due società che stanno vivendo un momento difficilissimo, come testimoniano le pesanti penalizzazioni che hanno subito finora in classifica. C’è il Taranto, ultimo a quota -6 dopo aver ricevuto una penalizzazione di 19 punti. E poi c’è anche la Turris, penultima a 6 punti con 11 punti di penalizzazione. Ma oltre alle penalizzazioni, nei prossimi giorni una delle due squadre, se non entrambe, potrebbero essere escluse dal campionato, con conseguente stravolgimento della classifica del girone. Ma non sono le uniche società che sono state sanzionate finora con delle penalizzazioni, perché è successo anche al Novara, nel girone A, e al Rimini, nel girone B, lo scorso gennaio. Da ricordare che sono due le procedure che permettono di completare i gironi di C quando mancano delle società all’appello: in caso di rinuncia o di mancata iscrizione al campionato si procede con la riammissione, e in questo caso tocca a una società retrocessa dalla C alla D. In caso di non ammissione o esclusione, invece, si procede con il ripescaggio. La Figc ha recentemente reso noti i nuovi criteri di ripescaggio: priorità alle seconde squadre di serie A, poi a una società di serie D e poi a una retrocessa dalla C. Se le società escluse dalla serie C del prossimo anno fossero più d’una, dunque, il ripescaggio prevederebbe anche una società di serie D. Secondo una classifica stilata in base alla media punti totalizzata nell’anno. Ma bisogna aver vinto i playoff. La richiesta di ripescaggio, però, non basta, perché alla stessa seguirebbero costi notevoli: 300mila euro come contributo straordinario alla Figc, a fondo perduto, 105mila euro per l’iscrizione vera e propria in C. E poi la fideiussione, altri 350mila euro. Se anche l’Ancona dovesse vincere i playoff, quindi, poi dovrebbe presentarsi all’eventuale ripescaggio con una società più ampia di quella attuale. Perché dal punto di vista economico il salto in C sarebbe un bagno di sangue. g.p.