
Alessandro Filippetti, presidente del Consorzio Falcomar
Servizio di salvataggio in spiaggia, fronte comune dei balneari aderenti al Consorzio Falcomar guidati dal presidente Alessandro Filippetti. Nei giorni scorsi, infatti, gli operatori dell’arenile attrezzato falconarese si sono riuniti alla luce delle nuove normative sul salvataggio a mare stabilite dalla Capitaneria di porto di Ancona e contenute nell’ordinanza di fine aprile. La stagione balneare si estenderà dal 17 maggio alla terza domenica di settembre e in quel periodo andrà assicurato il servizio di salvamento. Periodo ampio, ma che non ha sorpreso Falconara, capace di giocare sul tempo e individuare una strategia di massima collettiva in cui operare il servizio di salvataggio. Lo stesso sarà in funzione a partire da una settimana dopo rispetto al consentito (nel mese di maggio) per poi chiudere con due settimane d’anticipo (a settembre). "Dalla riunione effettuata con l’azienda che eroga il servizio – sottolinea Alessandro Filippetti, presidente del Consorzio e titolare dello chalet Mirco&Ale – si è deciso di partire con il salvataggio garantito il 24 maggio e terminare il 6 settembre". Precisazione. "Per una corretta informazione – dice – alcuni operatori potrebbero aprire con salvataggio il 17 maggio e terminare il 21 settembre, come stabilito dall’ordinanza. Ovviamente, se le attività saranno aperte in quel periodo andrà garantito il salvataggio a mare, altrimenti non potranno essere erogati i servizi di spiaggia, ma solo le attività connesse a bar e ristoranti". Non è da escludere che alcuni stabilimenti possano scegliere di aprire prima. Circostanza, però, vincolata alla presenza dei bagnini di salvataggio. Si vedrà. Certa è, oggi, la grande voglia di vivere il mare nella "spiaggia delle famiglie", quella sotto casa. E l’antipasto della tarda primavera, considerato anche il bel tempo che ha accompagnato festività e ponti, è stato chiaro indicatore in vista dell’estate. Ad ogni modo i nodi del salvataggio – senza dimenticare le incertezze future degli operatori, il cui pensiero va anche all’applicazione della direttiva Bolkestein e alle gare per le concessioni –, a Falconara sono stati sciolti in anticipo. Ma Filippetti chiude ricordando che, viste le nuove regole, "ci troviamo di fronte ad un cambiamento epocale che potrebbe inficiare soprattutto sulle spiagge a bassa affluenza turistica, con nodi irrisolti per la balneazione delle acque e con altre problematiche strutturali, dov’è complicato adeguarsi ad aumenti considerevoli dei prezzi stagionali, proprio per rimanere nel mercato costituito per lo più da cittadini residenti che decidono di soggiornare da noi, specie per i servizi di eccellenza offerti, anche a livello gastronomico, e la cura scrupolosa dell’arenile".
Giacomo Giampieri