
Senigallia, un residente della palazzina si è accorto che il muro era incandescente. I vigili del fuoco hanno subito evacuato la casa e aperto un varco nella parete. "Venerdì c’era un odore strano, molti di noi hanno accusato dei mal di testa".
Una notte di terrore, una notte drammatica, ma per fortuna nessuna vittima. L’incendio di una canna fumaria in un condominio di via Annibal Caro, una delle zone più suggestive del centro di Senigallia, ha provocato l’intossicazione da monossido di carbonio di ben 7 persone. È accaduto tutto nella notte tra venerdì e sabato, intorno alle 23:30 circa: un condomino ha riscontrato all’interno della sua abitazione un caldo anomalo. Nel toccare una parete si è accorto che il muro era incandescente, inevitabile a quel punto la chiamata ai vigili del fuoco che sono intervenuti con una squadra del distaccamento di Senigallia per controllare la situazione. Al loro arrivo si sono trovati di fronte ad una combustione innescata nell’intercapedine tra le pareti di due appartamenti del plesso condominiale.
Con gli strumenti in dotazione, la squadra ha riscontrato la presenza di una percentuale molto elevata di monossido di carbonio, un gas inodore ed incolore che, se accumulato in spazi chiusi, può essere letale. Consci della gravità della situazione, i vigili del fuoco hanno immediatamente evacuato l’edificio e messo in sicurezza i condomini. Successivamente hanno proceduto al raffreddamento della parete che sprigionava tantissimo calore e dopo aver aperto un varco hanno spento il rogo.
I condomini sono stati portati all’esterno della struttura per essere assistiti dai sanitari: in 7 sono stati accompagnati in ospedale dal momento che presentavano sintomi da avvelenamento da monossido. Sono 6 le persone dimesse, più seria invece la situazione di una donna che è stata trasportata a Ravenna in una camera iperbarica.
Gli appartamenti coinvolti nell’incendio sono stati arieggiati, la ventilazione ha ripristinato la salubrità dell’aria nei vari ambienti domestici come evidenziato dalle apposite strumentazioni. Tanto spavento dunque per i condomini che non hanno alcuna voglia di parlare dell’ accaduto. Una notte insonne, di paura, e tanti punti interrogativi da sciogliere… Il mattino successivo, intorno al grazioso plesso condominiale di via Annibal Caro, la vita prosegue tra mimose e sorrisi ai tavoli dei bar, gli umori all’interno delle mura condominiali invece sono tutt’altro che sereni. La priorità infatti è superare lo shock, in attesa di far chiarezza sull’accaduto.
"A me e alla mia famiglia è andata bene – racconta Antonio, uno dei condomini – Sono uscito precipitosamente e, non lo nascondo, anche piuttosto spaventato. A dire il vero in quei momenti così concitati non ho subito realizzato la gravità della situazione, anche perché i vigili del fuoco sono arrivati per effettuare un controllo. Alla fine sono rimasti sino alle prime ore del mattino per risolvere una situazione che avrebbe potuto portare a conseguenze irreparabili".
E di avvisaglie ce n’erano state nelle ore precedenti come ricorda il condomino: "Venerdì mattina c’era un odore strano, ma si pensava fosse riconducibile alla fognatura, non solo: molti di noi hanno accusato dei mal di testa in questi ultimi giorni, probabilmente legati a queste perdite di monossido".
Nicolò Scocchera