
Un giocatore minorenne della Vigor Senigallia preso di mira a L’Aquila per il colore della pelle
Senigallia (Ancona), 21 gennaio 2025 – Un brutto episodio ha macchiato il weekend della Juniores della Vigor Senigallia. Un attaccante vigorino è stato vittima di insulti razzisti da parte di un giocatore avversario.
Sabato pomeriggio i ragazzi allenati da Giacomo Brunetti sono scesi in campo a L’Aquila, sul manto dello splendido stadio “Gran Sasso d’Italia”, dove hanno perso nettamente contro la blasonata avversaria.
Ma questo è nulla in confronto al brutto episodio capitato nel corso del secondo tempo, quando l’attaccante vigorino, da tempo nell’orbita della prima squadra, è stato apostrofato da un avversario con epiteti odiosi, in riferimento al colore della pelle.
Quanto accaduto lo riassume il mister della Juniores senigalliese Giacomo Brunetti che afferma: “Sugli sviluppi di una punizione ho notato che gli animi si stavano accendendo, essendo a notevole distanza dal punto di battuta non ho capito cosa stesse accadendo altrimenti avrei immediatamente chiesto la sospensione della partita e le dovute spiegazioni a guardalinee e direttore di gara - racconta il tecnico -. Il confronto poi c’è stato, ma l’arbitro, pur trovandosi nei pressi dell’azione, ci ha detto di non aver sentito nulla. In seguito abbiamo discusso con la panchina aquilana per ricostruire l’accaduto, prima di rientrare tutti negli spogliatoi”.
Al termine dei 90 minuti di gioco, con le squadre avviate verso la doccia, il colpo di scena che ha messo il giovane calciatore di fronte alle sue responsabilità.
“L’autore dell’insulto si è presentato, accompagnato dal proprio allenatore, nel nostro spogliatoio ed ha chiesto scusa sia al ragazzo della Vigor sia al resto della squadra - continua Giacomo Brunetti -. Evidentemente si sono confrontati ed hanno saggiamente invitato il ragazzo a chiedere scusa. Nessuno ha minimizzato, anche perché non avrebbe avuto alcun senso venire a scusarsi. I ragazzi mi hanno raccontato che tutti i giocatori aquilani hanno rimproverato il compagno di squadra e questo è confortante. Nessuno vuole né deve mettere alla gogna un ragazzo, ma nel 2025 certi episodi non sono tollerabili. Capisco l’agonismo, ma il rispetto non può prescindere da nulla”.