
Luigia Carlucci Aiello, 79 anni. E’ stata anche docente alla Politecnica
‘Gigina’ e la sua passione per la scienza e l’informatica. È originaria di Cerreto d’Esi, Comune al confine con la provincia maceratese, la donna considerata la madre dell’Intelligenza artificiale in Italia. Luigia Carlucci Aiello, 79 anni, ha lasciato l’Anconetano molto giovane per frequentare gli atenei più importanti del Paese, dalla Sapienza di Roma, di cui oggi è Ambasciatrice, a Pisa, fino a trasferirsi a Stanford negli anni ‘70 per iniziare a lavorare sul concetto allora sconosciuto della IA, oggi al centro delle attenzioni planetarie e già applicata su vari fronti scientifici. Alcune date sono importanti nel percorso della grande ricercatrice cerretana, la conferma di come si possa raggiungere risultati fuori dell’ordinario anche partendo da una piccola cittadina di provincia. Il 1964 è una di queste, ossia quando consegue il diploma superiore al liceo classico ‘Stelluti’ a Fabriano, dove in pratica ha vissuto la maggior parte del primo periodo della sua vita. Il passaggio dal liceo all’università ha rappresentato lo scossone di esordio, con l’iscrizione al corso di matematica all’università di Pisa e l’ammissione alla Scuola Normale Superiore della città toscana. Siamo nell’alveo più prestigioso del mondo accademico italiano. Nel 1968 la laurea in matematica applicata e due anni dopo, sempre a Pisa, è diventata ricercatrice dello stesso ateneo. Gli anni ‘70 Luigia Carlucci Aiello ha dedicato il tempo e la crescita professionale frequentando a più riprese la Stanford University in California. Tornata in Italia, ha iniziato la carriera di docente proprio ad Ancona, diventando professore ordinario della facoltà di ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche, insegnando ‘Tecniche di programmazione’. Un anno soltanto per poi passare alla stessa facoltà della Sapienza, dove è entrata in contatto con il dipartimento di informatica e sistemistica. Il luogo ideale per creare il primo di ricerca sull’Intelligenza Artificiale. Negli anni Duemila, sempre alla Sapienza, ha ricoperto vari incarichi, tra cui quello di direttrice del dipartimento di informatica e sistemistica e poi, dal 2010, preside della neonata facoltà di ingegneria dell’informazione, informatica e statistica. Dal 2015 è in pensione. In occasione della Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza il Ministero dell’Università e della Ricerca (Mur) ha pubblicato un video con le testimonianze di tante giovani ricercatrici. Come fu, all’epoca, ‘Gigina’.