La balaustra senza pace "Tutto ok entro l’estate"

L’assessore ai lavori pubblici Manarini dopo le critiche: "Colpa del governo gialloverde che ha bloccato i fondi del bando periferie: la somma è lievitata".

di Marina Verdenelli

Sta pitturando di nuovo la balaustra, rimediando all’intonaco che si stava iniziando a staccare, la ditta che si è occupata dei lavori di restyling di via XXIX Settembre, il boulevard che costeggia il porto dalla Banca d’Italia alla Mole Vanvitelliana. Per il secondo tratto di lavori, quello dove la balaustra non è stata cambiata, il tratto da Porta Pia agli Archi, è stato appena aggiudicato l’appalto. Insomma per l’estate la città dovrebbe avere la nuova passeggiata, ritardi di ditte operanti permettendo. "Il problema infatti non è il Comune – tiene a precisare Paolo Manarini, assessore ai Lavori Pubblici – noi avevamo programmato i lavori per farli terminare nello stesso periodo ma poi le lungaggini sono causate dalle ditte che ci lavorano".

Veniamo ai due lotti di lavori. Il primo, appaltato alla Costruzioni Future di Castelraimondo, riguarda la passeggiata fino a Porta Pia. Un’opera che ha solo pochi mesi di vita perché i lavori erano partiti a dicembre del 2020 e il montaggio dei blocchi è finito solo ad inizio anno, in forte ritardo rispetto alla tabella di marcia. Non solo. La lunga balaustra bianca, alternata a vetrate, che accompagna la passeggiata fino al quartiere degli Archi, presentava infatti già i segni di un deterioramento del materiale: muffa, l’intonaco che si spellava, qualche crepa, insomma tutti i segni di un materiale scadente. Il Comune aveva promesso che avrebbe aperto un contenzioso con la ditta, per far aggiustare le parti ammalorate o avrebbe provveduto lui stesso facendo poi pagare il dovuto all’impresa. "La ditta sta provvedendo – assicura Manarini – la situazione è sotto il controllo della direzione lavori. Stanno tinteggiando di nuovo la balaustra e alla fine tutto verrà verrà verificato da un collaudatore, un persona terza che giudicherà se i lavori sono stati fatti a regola d’arte, come per tutte le opere pubbliche. Le verifiche sono già partite. Su questo primo lotto dovevano già essere iniziate anche le operazioni per la nuova illuminazione ma chi ha vinto l’appalto sta ritardando l’intervento. Per mettere i pali è necessario fare le fondazioni e vanno demoliti tratti di marciapiede così come è oggi. Prima di questo intervento non si può fare la nuova pavimentazione per la quale il Comune ha messo a disposizione più di 100mila euro. La ditta avrebbe già dovuto iniziare e anche finire. Tengo a precisare che la balaustra bianca così come l’abbiamo fatta realizzare è identificativa di questa città, è rimasta come lo era nella storia di Ancona". Il secondo lotto di lavori, quello dove la balaustra ancora non è stata cambiata e che sta suscitando malumori tra i cittadini perché a vista il colpo d’occhio, passando su via XXIX Settembre non è bello, è stato appaltato e la consegna del cantiere è imminente. "Purtroppo qui è stata anche colpa del governo gialloverde – spiega Manarini – perché aveva bloccato i fondi per il bando periferie. Quando sono stati sbloccati la spesa era lievitata e la somma non copriva tutto il restyling degli Archi per cui il Comune ha messo di tasca propria 500mila euro. Siamo alla consegna dei lavori".