La disfatta dei grillini dopo 5 anni di governo

Il passo indietro compiuto dal primo cittadino uscente Gabriele Santarelli non è bastato a far risalire le quotazioni del Movimento: troppe le critiche

Finisce l’era dei 5 stelle nella città della carta e con essa sfumano il progetto della "rivoluzione iniziata cinque anni fa e da non fermare". Il malumore era palpabile in città per l’operato della giunta pentastellata. Il ribaltone era dato per molto probabile, ma probabilmente nessuno avrebbe scommesso su percentuali così basse. Una sonora bocciatura per la compagine uscente di governo che a Fabriano non ha seguito l’alleanza con il Pd del modello nazionale. Nonostante la spaccatura, il centrosinistra appare il vincitore di questa tornata elettorale per il buon risultato ottenuto da Daniela Ghergo ma anche di Vinicio Arteconi con le due liste di sinistra. Meno apprezzata dagli elettori la scelta del centrodestra di nascondere i simboli e appoggiare un ex sindaco di centrosinistra Roberto Sorci. A pesare sulla sonora bocciatura del M5s probabilmente anche il fatto che il sindaco uscente Gabriele Santarelli non abbia scelto di tentare di proseguire il mandato da primo cittadino, improntato sulla rivoluzione e riorganizzazione della macchina comunale. "La lista cinque stelle ci sarà ma non sarò io il candidato sindaco" ha annunciato a poco più di un mese dal voto Santarelli precisando "sarò in lista come candidato consigliere perché ne sento la responsabilità". Commuovendosi aveva detto di pensare ai suoi due figli di 6 e 3 anni. "Quando è nato Brando ad aprile del 2019 ho iniziato a stringere un rapporto molto da vicino e ho capito che questo impegno così grande non sarebbe potuto andare oltre i 5 anni". Motivi "esclusivamente familiari e personali" dunque. Poi però a tre giorni dal voto Arcioni aveva annunciato come in caso di vittoria Santarelli sarebbe stato assessore.