REDAZIONE ANCONA

"La lezione che ci danno è una sola: non mollare mai anche in allenamento"

"Ho accettato di venire perchè mi sentivo ben voluto e poi è stato semplice con una piazza come questa".

"Ho accettato di venire perchè mi sentivo ben voluto e poi è stato semplice con una piazza come questa".

"Ho accettato di venire perchè mi sentivo ben voluto e poi è stato semplice con una piazza come questa".

Alessio Gulinatti è il regista dell’Ancona. Cresciuto nelle giovanili della Spal, squadra della sua città, e poi alla Primavera del Bologna, proviene dall’ultimo campionato giocato con l’Imolese.

Le sue qualità e il suo sinistro, su punizione e su calcio d’angolo, sono risultati subito armi fondamentali nella manovra dorica.

E’ il giocatore d’ordine che serviva alla squadra di Gadda.

"Ho accettato la proposta dell’Ancona perché è una nuova sfida – attacca Gulinatti –, il mister mi voleva, mi ha chiamato spesso, d’estate. E quando sei ben voluto dal mister e dalla società, la scelta diventa semplice. E poi con uno stadio e una tifoseria come quelli di Ancona, per mia sfortuna, non mi ero mai misurato. Quindi mi sono detto che era la giusta occasione per me".

La lezione di Guerini, Gadda e Bruniera è chiara: "Non mollare mai, a partire dagli allenamenti, dare sempre tutto, impegnarci in ogni momento e, soprattutto, divertirci, mentre ci impegniamo. Che oggi non te lo dice quasi più nessuno, e che ti dà anche una voglia diversa di venire al campo ad allenarti, più sicuro, più tranquillo e più spensierato, e questo è importante soprattutto per i più giovani. Ci stiamo divertendo parecchio, siamo un bel gruppo, e speriamo di continuare così, anche con i risultati".

Risultati che sono subito arrivati e che sono nati e cresciuti nel gruppo e nel clima costruito da Gadda, Bruniera, Guerini e dai ragazzi che sono stati scelti per quest’Ancona della rinascita: "Le vittorie nascono da tutto il lavoro che abbiamo fatto, da quello che abbiamo passato inizialmente, tutti insieme ad affrontare le prime difficoltà. Ma noi siamo sempre venuti al campo felici, con il sorriso, con la voglia di divertirci, di giocare, di metterci in mostra".

Gulinatti sembra essersi trovato subito bene con Sare e Alluci al suo fianco, come con il resto della squadra.

"Non li conoscevo, ci ho giocato da avversario, mi ci trovo molto bene. Anche perché ci completiamo, Sare ci mette corsa e quantità, io magari un po’ più di qualità e un po’ meno corsa, e Alluci un po’ tutte e due. Siamo un centrocampo completo e sicuramente non facile da affrontare".

Adesso arriva la sfida con il Chieti, il primo esame di maturità contro una squadra costruita dichiaratamente per stare in alto: "La affronteremo come le altre partite – conclude Gulinatti – sempre per divertirci e divertire, lottando fino in fondo. Sono forti ma lo siamo anche noi, non abbiamo paura di nessuno".

g. p.