La prima notte con Run al lavoro. Una rullata sospeso nel vuoto

Lo street artist Giacomo Bufarini a nove metri d’altezza ha cominciato a coprire l’azzurro

La prima notte con Run al lavoro. Una rullata sospeso nel vuoto

La prima notte con Run al lavoro. Una rullata sospeso nel vuoto

La prima ‘pennellata’ cancella l’azzurro e lo ricopre di un bianco candido. Lassù, a nove metri di altezza, RUN ha iniziato il suo lavoro, che al profano potrebbe sembrare una vera e propria impresa. Lui, Giacomo Bufarini, a certe cose invece è abituato. Così, la sua prima lunga notte alle prese con la parete della Galleria del Risorgimento (lato piazzale della Libertà) scorre via tranquilla. In poco più di una decina di giorni dovrà trasformare quell’anonima superficie in una ‘tela’ ricolma di colori, forme, figure, oggetti. L’opera di street art che il Comune gli ha commissionato parlerà della sua città, Ancona, da cui se n’è andato molto tempo fa, ma dove ritorna sempre con gioia. A vederlo, mentre guida il camion con cestello elevatore per ‘parcheggiarlo’ nel punto giusto, mentre copre con teli di plastica e scotch la sua postazione di lavoro per non sporcarla, muovendosi nella luce del gruppo elettrogeno, tra cavi e bidoni di vernice, non sembra tradire alcuna emozione. Ma la consapevolezza di stare facendo qualcosa di importante di sicuro c’è. La prima ‘pennellata’ in realtà è una ‘rullata’ (RUN usa il rullo per dare uno strato di bianco all’intera superficie, su cui poi realizzerà la sua opera), che ha come testimoni due fotografi, chi scrive e un amico di famiglia dell’artista. E poi ci sono alcuni residenti nel palazzo a fianco della galleria, che la curiosità ha spinto ad affacciarsi dal terrazzo fin dall’inizio delle ‘operazioni’. I tecnici del Comune se ne sono andati da un po’. La galleria è deserta, silenziosa. Ogni tanto qualcuno la imbocca a piedi, non prima di aver gettato lo sguardo lassù, verso l’uomo con il rullo, che ha iniziato a dipingere ‘come un libro’: da sinistra a destra, e dall’alto in basso. Prima di salire, una sigaretta e una tazza di tè versato da un thermos. La serata è quasi estiva. L’ideale. In effetti nessuno disturberà RUN in queste sue lunghe notti di lavoro, se non la pioggia. Ma non sarà un po’ d’acqua a fermare colui che ha realizzato enormi murales in mezzo mondo, dall’Europa alla Cina, passando per l’Africa. Questo (anzi, questi, visto che sono due) però è speciale: diventerà uno dei simboli dell’Ancona ‘moderna’. Per questo Giacomo Bufarini quella prima ‘rullata’ se la ricorderà a lungo.

Raimondo Montesi