
Regola numero uno: diffidare sempre dalle comunicazioni, via smartphone o via mail, se non si ha la certezza assoluta di essere i destinatari del contenuto di quel messaggio. Specie se questo è di dubbia provenienza, perché dietro può nascondere la più "classica" delle truffe telematiche. Per fortuna, dagli ultimi aggiornamenti, pare che parecchie non siano andate a buon fine negli ultimi giorni.
Ma, di sicuro, tanti utenti falconaresi hanno ricevuto messaggi sospetti e hanno saputo come trattarli. Certo è che riceverli non è mai piacevole e la cosa ha messo in apprensione diverse persone, con il naturale passaparola che si è scatenato su Facebook. "Il tuo pacco e (e non "è", come impone la grammatica italiana) stato trattenuto presso il nostro centro di spedizione. Si prega di seguire le istruzioni qui (con il rimando ad un link fittizio, ndr)". Questo il contenuto di quanto si è trovato un cittadino sul proprio smartphone, poi pubblicato online per informare gli altri in modo da evitare di dare seguito a quel testo farlocco e di bloccare il numero dal quale era partito.
Qualche settimana fa, invece, era stata la volta di una comunicazione palesemente fake di Poste Italiane, che recitava testualmente: "InfoPoste attenzione! Il suo conto verrà sospeso". Per verificare la veridicità di questi messaggi anzitutto si può fare riferimento alla correttezza dell’italiano con cui vengono scritti: se sono sgrammaticati potrebbero nascondere dei tentativi di truffa. Allo stesso tempo è bene ignorare il contenuto, bloccare il numero dal quale è stato ricevuto e contattare, per uno scrupolo in più, l’istituto di credito, postale o il centro di riferimento per ottenere dei chiarimenti.
Tra l’altro, a Falconara, qualche mese fa, proprio grazie al fenomeno del cosiddetto "phishing", una ex giocatrice della società di calcio a cinque femminile era stata truffata per 6mila euro in una situazione analoga. Spesso infatti le vittime, impaurite dal presunto blocco del conto, cliccano sul link e si trovano davanti a una schermata identica a quella del circuito delle Poste. Naturalmente fasulla, però, e nella quale viene richiesto l’inserimento dei dati anagrafici, della carta e del numero di cellulare. In un lampo, il conto viene svuotato. Occhio, dunque.
"Al momento, per fortuna, non abbiamo ricevuto segnalazioni – riferiscono i carabinieri di Falconara –. Ciò lascia presagire che le persone non si sono fatte ingannare da questo meccanismo-trappola. L’invito, tuttavia, è di prestare la massima attenzione ed essere prudenti. Chi ha bisogno di comunicare con voi, specie per i pagamenti, non lo fa con quelle modalità".
Giacomo Giampieri