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La Uil ai Prefetti:: "Due morti su tre nelle costruzioni e metalmeccanica"

Due morti sul lavoro su tre lo scorso anno sono state registrate nei settori delle costruzioni, della metalmeccanica, della logistica...

Due morti sul lavoro su tre lo scorso anno sono state registrate nei settori delle costruzioni, della metalmeccanica, della logistica e del commercio. Un bilancio tragico che non si arresta, conta su sempre minori investimenti pubblici per fronteggiarlo e si affianca all’incremento costante delle malattie professionali, sintomo di un sistema di prevenzione ancora inadeguato. Malattie professionali come, ad esempio, i mesoteliomi che causano più morti degli stessi infortuni.

La Uil Marche ha incontrato i Prefetti sul territorio regionale per chiedere ancora una volta alle Istituzioni di rendersi promotrici di azioni più incisive e condivise per interrompere questa terribile conta che tra l’altro, nella nostra regione, annovera un indice di gravità superiore dello 0,2% rispetto alla media italiana. Le delegazioni di sindacalisti sono state ricevute nelle Prefetture di Pesaro, Ancona, Macerata, Fermo e Ascoli. Nel corso degli incontri sono stati consegnati il Dossier sugli infortuni nelle Marche e il Focus Amianto, realizzati dal Centro Studi e dal Coordinamento Amianto del sindacato.

"Abbiamo chiesto che il 28 aprile non sia solo un giorno della memoria ma il punto di partenza per una nuova stagione di diritti, dignità e sicurezza per chi lavora. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per lo Stato, per le Istituzioni e per tutta la società. Per questo Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di dedicare anche il Primo Maggio 2025 al tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con lo slogan ‘Uniti per un lavoro sicuro’" ha detto la segretaria generale della Uil Marche, Claudia Mazzucchelli.

Nelle Marche, il trend degli infortuni sul lavoro mostra un miglioramento negli ultimi anni, ma persistono aree di forte criticità. Crescono invece le malattie professionali. Nel 2024 ne sono state denunciate 7.725 (+14,08% rispetto al 2023).